Bollette alle stelle coi conguagli: «O si mangia, o si paga l’acqua»

Protestano gli utenti. E Acam conferma la chiusura dello sportello

PARTECIPAZIONE Alcuni dei presenti all’incontro

PARTECIPAZIONE Alcuni dei presenti all’incontro

Sarzana, 4 ottobre 2016 -  SE DOVRANNO sbrigare qualche pratica che riguarda le bollette dell’acqua gli abitanti della Val di Magra dovranno andare alla Spezia. L’ufficio Acam Acque di Sarzana non aprirà più. La proposta dell’avvocato Rino Tortorelli del comitato ‘Acqua bene comune’, arrivata in apertura dell’incontro che si è svolto l’altro ieri pomeriggio nella piazzetta della posta, è caduta nel vuoto. Non un euro dei 7 milioni di arretrati incassati da conguagli e recuperi tariffari sarà utilizzato per rimettere in piedi l’ufficio. Durante l’incontro svoltosi l’altro ieri in piazza De Andrè, l’amministratore delegato di Acam Acque, Luca Piccioli, è stato chiaro sugli utili dell’azienda: «Gli investimenti andranno in nuove infrastrutture e in restituzione del debito pregresso».

UNA CINQUANTINA le persone presenti all’incontro che si è svolto a Sarzana organizzato dal Comitato Acqua bene comune di La Spezia per fare il punto sulle bollette salatissime inviate da Acam agli utenti per consumi che vanno dal 2009 al 2011 quando le tariffe erano al di sotto del costo effettivo del servizio. Tariffe – ha spiegato chiaramente Piccioli – decise dai sindaci che cercavano di far contenti gli elettori abbassando i costi in vista delle elezioni. Ma oggi questo non si può più fare e i costi vanno coperti. E le tariffe salgono. E così tra i membri del Comitato reduci da una partita vinta, giocata sul tavolo del Giudice di Pace che dopo il ricorso di un utente ha condannato Acam Acque «alla restituzione delle somme dovute per conguagli tariffari retroattivi degli anni 2009-2011», il dibattito è proseguito tra le segnalazioni di alcuni utenti sulla difficoltà a togliere 200 euro dalla pensione per pagare la bolletta: «O si paga o si mangia» e dell’altrettanto difficoltà a comunicare con gli uffici tramite i numeri verdi che «non rispondono mai». Grandi assenti i sindaci della Val di Magra, che tra l’altro erano stati invitati all’incontro. A sottolineare la loro assenza Tortorelli che ha anche evidenziato come abbiano cercato ripetutamente di farsi ricevere dai sindaci, che invece hanno rifiutato ogni confronto.