Un angioletto per ricordare Lorenzo. Straziante corteo davanti all’obitorio

Non verrà effettuata l’autopsia sul corpicino del piccolo Lorenzo Groccia / TRAVOLTO DA UN'AUTO, MUORE BIMBO DI 4 ANNI / FOTO: IL LUOGO DELL'INCIDENTE

Un angioletto e i fiori lasciati sul luogo dell’incidente (foto Aprili)

Un angioletto e i fiori lasciati sul luogo dell’incidente (foto Aprili)

Grosseto, 20 aprile 2015 - Non verrà effettuata l’autopsia sul corpicino del piccolo Lorenzo Groccia, lo sfortunato bambino di 4 anni, travolto e ucciso da un’auto sulla strada degli Aiali a Roselle nella serata di sabato. Una tragedia che ha lasciato sotto choc la frazione e la città. Il sostituto procuratore Giuseppe Coniglio, ha deciso di non disporre l’esame autoptico anche perché le cause della morte e soprattutto la dinamica dell’incidente sono chiare. E oggi, quindi, è previsto che la famiglia riceva il nullaosta per la sepoltura del piccolo Lorenzo. Non è stata fissata la data dei funerali, che probabilmente si celebreranno nella giornata di domani.

Una morte assurda, quella del bambino, che si trovava nell’orto insieme ai suoi fratellini (una sorella di dodici e un fratello poco più grande di lui) e al padre, un medico dell’ospedale Misericordia. Da una prima ricostruzione fatta dalla Polizia muncipale che stanno cercando di ricostruire le fasi dell’incidente, la dinamica sembra chiara. La ragazza di 22 anni che era alla guida dell’utilitaria, infatti, ha visto sbucare il bambino all’improvviso e non ha fatto in tempo a schivarlo. La ragazza, che è stata sottoposta anche agli esami alcolemici (che hanno dato esito negativo così come quelli per un eventuale assunzione di altre sostanze) è tuttora sotto choc. Si stava dirigendo a casa dopo essere stata a prendere delle pizze a Roselle, ma poco dopo esser ripartita dal locale è accaduta la tragedia. Da una primo riscontro fatto dalla Polizia municipale sull’asfalto non ci sarebbero segni di frenate, se non quelli lasciati subito dopo l’impatto quando la ragazza ha bloccato il veicolo. Questo lascia presupporre che la conducente non si sia minimamente accorta del bambino che le stava per sbucare in strada.

E’ stato lunghissimo il corteo di dolore che ha accompagnato la famiglia Groccia in questo difficilissimo momento. Il padre, medico dell’ospedale Misericordia, e la madre, infermiera proprio al 118, hanno ricevuto l’abbraccio continuo da parte di un silenzioso fiume di amici, conoscenti e colleghi di lavoro, ma anche quello del direttore generale della Asl 9, Daniele Testi, che ieri si è recato all’obitorio dove i genitori del piccolo Lorenzo sono rimasti per l’intera giornata.

Matteo Alfieri