Sessantatré tartarughine caretta caretta nate a Giannella

Sono nate tra domenica e oggi. Si tratta di un evento eccezionale in Maremma

L’ingresso delle piccole caretta caretta nel mare di GiannellaL’ingresso delle piccole caretta caretta nel mare di Giannella

L’ingresso delle piccole caretta caretta nel mare di GiannellaL’ingresso delle piccole caretta caretta nel mare di Giannella

Grosseto, 10 settembre 2015 - Sono 63 le tartarughe caretta caretta nate sulla spiaggia della Giannella, tra lo stabilimento Tuscany bay e l’Orbetello camping village. Un evento eccezionale che ha richiesto giorni per compiersi e che alla fine ha visto la schiusa di ben 63 uova, con le sessanta che hanno raggiunto il mare domenica scorsa e altre tre trovate vive all’interno del nido aperto oggi dai volontri presenti. Sono nove, invece, le uova che non si sono schiuse. I gusci saranno portati all’acquario di Talamone e al Centro recupero tartarughe marine di Grosseto.

Le operazioni sono state coordinate dall’Osservatorio per la biodiversità della Regione Toscana attraverso l’Arpat e con la collaborazione oltre che di Legambiente del Club subacqueo grossetano, del Wwf e del Parco della Maremma.

«Siamo davvero contenti e molto molto soddisfatti che un evento meraviglioso e appassionante di questa portata sia accaduto – ha spiegato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – sulla costa maremmana. Le 63 tartarughine nate rappresentano una percentuale molto alta di uova schiuse pari all’87%. Questo ci fa capire quanto sia fondamentale proteggere e tutelare le nostre coste e i nostri mari. La caretta caretta è una specie protetta inserita nella direttiva habitat e nella lista rossa delle specie in via d’estinzione. Occorre perciò realizzare un’adeguata campagna di sensibilizzazione e informazione degli stabilimenti balneari, delle strutture che operano per la pulizia delle spiagge, dei camping situati sulla costa in stretta collaborazione con la Regione Toscana e i comuni interessati per favorire e monitorare questo fenomeno di altissima portata scientifica. La Maremma, infatti, deve diventare un vero e proprio presidio di osservazione, monitoraggio, tutela e studio della specie Caretta caretta».

«Abbiamo realizzato un importantissimo gioco di squadra - ha aggiunto Nunzio D’Apolito, responsabile scientifico Legambiente Grosseto - in un clima fortemente collaborativo con i volontari che si sono resi disponibili, le associazioni coinvolte e l’ossevatorio per la biodiversità della Regione Toscana, che ci ha permesso di presidiare il nido in questi tre giorni e tre notti. Abbiamo raccolto informazioni preziose e seguito in modo accurato la manipolazione del nido della tartaruga Marina che ha deposto 72 uova nella spiaggia della Giannella. La rete territoriale ha funzionato benissimo e abbiamo messo le basi per poter agire nel modo migliore anche per eventuali prossime nidificazioni in Maremma - ha concluso DApolito, che ha presidiato il nido giorno e notte, coordinando il presidio di volontari e associazioni coinvolte».

Dopo la nidificazione a Scarlino nell’ottobre del 2013 questo è il secondo evento che si verifica sulla costa maremmana e in Toscana.