La nuova legge: fumatori a rischio sanzioni

"La legge non ha modificato niente nel Comune di Grosseto – ha chiarito Arsenio Carosi, assessore alla Polizia Municipale -, il regolamento c'era già, con un ordinanza al riguardo"

Una sigaretta (Newpress)

Una sigaretta (Newpress)

Grosseto, 3 febbraio 2016 -  Da martedì è entrato in vigore il collegato ambientale approvato alla Camera che prevede sanzioni da 30 a 150 euro per chi abbandona rifiuti di piccola e piccolissime dimensioni, dai fazzoletti di carta alle gomme da masticare o agli scontrini. Sanzioni fino a 300 euro, invece per chi viene scoperto a gettare in terra i mozziconi di sigaretta. Da 30 a 300 euro: tanto può costare gettare un mozzicone di sigaretta per terra o nelle acque e negli scarichi.

Il rischio sanzione riguarda i fumatori meno attenti all'ambiente, ovvero quelli che non cercano un raccoglitore per strada, o mettono il mozzicone in tasca o in un posacenere portatile ma che incuranti dell'inquinamento e disinteressati al decoro urbano si disfano della cicca gettandola appunto per terra, in un tombino, o in uno scarico d'acqua. La legge 221 del 28 dicembre 2015 però cerca di andare incontro ai fumatori e stabilisce che i Comuni provvedono a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo.

E comunque sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l'ambiente derivanti dall'abbandono dei mozziconi dei prodotti da fumo, i produttori, in collaborazione con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, attuano campagne di informazione. In ciò il Comune di Grosseto si può dire che abbia anticipato la normativa, visto come è già in vigore sul territorio comunale il regolamento di Polizia Municipale che prevedeva sanzioni per chi gettava a terra le sigarette. «La legge non ha modificato niente nel Comune di Grosseto – ha chiarito Arsenio Carosi, assessore alla Polizia Municipale -, il regolamento c'era già, con un ordinanza al riguardo. Nel 2015 abbiamo avuto pochi casi, ma qualcuno si è registrato comunque, di sanzioni comminate a chi era stato colto sul fatto».