Segni strani sui muri delle case, attenzione ai finti operatori Enel

Allarme a Roccalbegna, la gente è preoccupata. Indagano i carabinieri

Carabinieri (foto di repertorio)

Carabinieri (foto di repertorio)

Grosseto, 22 aprile 2015 - Si sono presentati in paese come sedicenti operai dell’Enel. Con tanto di targhetta appuntata al petto che ti frega . La scusa, almeno a sentire gli abitanti del paese, era sempre la stessa. «Per ampliamento della linea dobbiamo entrare in casa per controllare , ci può aprire il portone? ». Molte , invece le porte che sono state sbattute in faccia, ma a Roccalbegna – il paese che si trova alle pendici dell’Amiata – da qualche giorno non si riesce più a riposare tranquilli. Anche perché nessuno, fin dall’inizio, ha creduto che quelle persone potessero essere davvero dell’azienda che gestisce l’elettricità.

L’allarme, infatti è scattato ieri mattina quando, dopo il raid in paese di questi quattro personaggi strani e mai visti da queste parti, sotto ogni campanello del paese e anche dei poderi limitrofi, sono stati vergati con la bomboletta spray dei segni strani. In alcune case è comparsa infatti la scritta « F » , in altre la « M » . Ma, la cosa ancora più strana, è che sono state « segnate » da quei ragazzi (visti da alcuni anzini del paese) anche le case quelle solitamente chiuse, abitate soltanto durante le feste o nel periodo estivo. Immediato l’allarme lanciato dai più anziani che vogliono vederci chiaro su cosa significano quei segni. E, dopo le ultime scorribande che hanno visto furti un po’ ovunque nel territorio di Roccastrada, sono stati chiamati i carabinieri. Gli uomini dell’Arma hanno immediatamente avviato le indagini per cercare innanzitutto di tranquillizzare gli abitanti di Roccalbegna e poi per cercare di neutralizzare questa ondata di criminalità che ha invaso anche i piccoli centri. I cittadini di Roccalbegna, comunque, hanno paura. Perché quei segni nei campanelli non promettono nulla di buono.

Matteo Alfieri