'Le Iene', Schettino all'isola dei famosi: l'ex comandante smentisce

"Il mio avvocato mi disse di una proposta per 'L'Isola' ma non detti alcuna disponibilità in proposito" / SCHETTINO ALL'ISOLA DEI FAMOSI, TRAPPOLA DELLE IENE / VIDEO: IL SERVIZIO DE LE IENE / NAUFRAGIO, LE TELEFONATE DEI PASSEGGERI - AUDIO / LA NOTTE DEL NAUFRAGFIO - FOTO / I NOMI E I VOLTI DELLE VITTIME / IL RECUPERO DEI CORPI DAL PONTE 4 / LE FOTO ALL'INTERNO DELLA NAVE / LA ROTAZIONE DELLA NAVE - FOTO / IL VIAGGIO DELLA NAVE DAL GIGLIO A GENOVA / IL PROCESSO A SCHETTINO: L'EX COMANDANTE CONDANNATO

Un momento del servizio messo in onda da Le Iene

Un momento del servizio messo in onda da Le Iene

Grosseto, 20 febbraio 2015 -  Un presunto «procuratore» di Francesco Schettino avrebbe rappresentato a un inviato delle Iene fintosi manager televisivo la disponibilità del comandante alla partecipazione all'Isola dei Famosi in cambio di 2,5 milioni. Ma il comandante smentisce ogni «surreale» trattativa e di aver incarico alcuno a condurla e ricorda anche precedenti smentite della sua possibile partecipazione al reality.

«Apprendo con grande amarezza di essere stato protagonista, a mia insaputa, di un servizio della trasmissione Le Iene andata in onda su Italia Uno ieri sera e incentrato sulla mia presunta partecipazione al reality di Canale 5 'L'isola dei famosi'. Con smisurato imbarazzo mi vedo costretto a dissociarmi completamente da quanto divulgato. La persona ritratta nel suddetto servizio che ha dichiarato di essere un mio rappresentante non è mai stato investito di alcunché mandato a portare avanti surreali trattative», spiega Schettino all'ANSA. 

​"Come dichiarato dall'inviato Giulio Golia - dice ancora Schettino - gli incontri tra il falso produttore dell'Isola dei famosi e il mio pseudo-rappresentante si sono svolti tra ottobre e novembre del 2014, mentre già nel mese di agosto del 2014 dopo che un settimanale, arbitrariamente e senza alcun fondamento, aveva pubblicato con grande enfasi la notizia di una probabile partecipazione al reality avevo diffidato attraverso un'azione dell'avvocato Cataldo Calabretta, professionista a cui sin dall'aprile 2013 ho dato mandato di curare anche i rapporti con i media, tutti gli organi di stampa a diramare notizie false e tendenziose mirate a strumentalizzare ogni momento della mia vita. A seguito della tragedia del 13 gennaio 2012 oggi ci sono tante persone che stanno vivendo un dramma e nel rispetto della trasmissione televisiva - conclude Schettino - non riesco a comprendere la metamorfosi da iene a sciacalli".

La 'trattativa', poi non conclusa, si è svolta tra il misterioso personaggio e le Iene, che hanno mandato in onda le telefonate e i video (con voce contraffatta e volto coperto dell'interlocutore) dei contatti tra il presunto 'procuratore' ed il finto manager dell'Isola, contatti durati dal 3 novembre scorso alla fine dello stesso mese. Nel corso degli incontri, che hanno spiegato le Iene si sono svolti dal 3 novembre alla fine dello stesso mese, mentre il processo per il naufragio della Costa Concordia era ancora in corso, il 'procuratore' spiega anche che la partecipazione di Schettino sarebbe stata possibile dopo la sentenza di primo grado, pronunciata pochi giorni fa dal tribunale di Grosseto con la condanna a 16 anni. Quanto al pagamento della somma il presunto procuratore spiega anche sarebbe stato meglio fare 'una cosa' in Brasile per evitare il sequestro del denaro da parte dei magistrati e che circa 200.000 euro sarebbero stati destinati ai familiari delle vittime del naufragio.

«A metà del novembre scorso il mio difensore avvocato Domenico Pepe mi disse che c'era stato un contatto da parte di persone che erano interessate ad una mia partecipazione all'Isola dei famosi dietro pagamento di denaro. Gli dissi - racconta Schettino - di verificare e indagare anche perché avevo il sospetto che si trattasse di qualcuno che voleva alimentare il clima di discredito attorno alla mia persona. Successivamente l'avvocato Pepe mi disse che queste persone avevano offerto 2 milioni di euro per la mia partecipazione al reality».

Il misterioso personaggio che, nel servizio delle Iene, si è presentato come «procuratore» di Schettino aveva invece detto al finto produttore tv inviato dalle Iene che la cifra richiesta era di 2,5 milioni, cioè 500.000 euro in più. «Declinai subito l'offerta - aggiunge il comandante - e dissi all'avvocato che da parte mia non c'era alcuna disponibilità o interesse alla cosa, di qualunque cifra si trattasse, poiché il mio mestiere è quello di comandante di nave e perché la ritenevo irrispettosa nei confronti delle vittime e dei naufraghi».

LA VERSIONE DI SCHETTINO ALL'ANSA - Nello scorso novembre fu l'avvocato Domenico Pepe, difensore di Francesco Schettino nel processo per il naufragio della Concordia, a dire al comandante che c'erano persone interessate alla sua partecipazione all'Isola dei Famosi, ma Schettino declinò l'offerta a prescindere da «qualsiasi cifra si trattasse». A ricostruire l'episodio con l'ANSA è lo stesso Schettino, dopo la messa in onda del servizio delle Iene sulla trattativa con un presunto 'procuratore' di Schettino per la sua partecipazione al reality.

«L'avvocato Pepe - ricorda ancora Schettino - aveva allora insistito perché io incontrassi queste persone, ma non detti alcuna disponibilità in proposito: tanto è vero che se così fosse ci sarebbe stato adesso materiale audio e video di tali incontri». «Sto valutando - dice poi il comandante - se presentare querela a mia tutela poiché non sono state verificate dalle Iene le effettive credenziali della persona che si è presentato come mio 'procuratore' senza averne titolo, mentre l'unica persona da me incaricata come avvocato civilista a curare gli aspetti della comunicazione è l'avvocato Cataldo Calabretta, il quale già nell'agosto scorso aveva smentito ogni mia possibile partecipazione al reality. Non capisco perché le Iene, autori di importanti scoop investigativi, in questo caso hanno creato loro stesse i presupposti per incentivare una trattativa senza sincerarsi che io realmente ne fossi a conoscenza e che avessi dato il mio assenso. Tanto è vero che le stesse Iene ammettono che la 'trattativa' poi si è interrotta». «Mi auguro - conclude Schettino - una successiva puntata della trasmissione in cui si chiarisca tutto questo».

L'AVVOCATO DI SCHETTINO ALL'ANSA - «Venni contattato nel novembre scorso da un dirigente di Mediaset che proponeva di far partecipare il comandante Francesco Schettino a un programma televisivo. Gli risposi che non saremmo stati interessati perché c'era un processo in corso, e che comunque ne avrei parlato con Schettino, che informai. Poi, da parte mia, non ci fu alcun seguito, né ci fu nessuna trattativa, né ho avuto incontri o contatti con funzionari di Mediaset. La cosa finì lì». Lo afferma all'ANSA l'avvocato Domenico Pepe, difensore di Schettino al processo sul naufragio della Costa Concordia, rispetto a quanto emerso col programma Le Iene sull'ipotesi di partecipazione di Schettino al reality show 'Isola dei Famosi'. «Questo funzionario, di cui ora non ricordo il nome - ha continuato Domenico Pepe - mi parlò genericamente di un programma ma non parlò mai dell'Isola dei Famosi. In pratica non si parlò quasi di niente. Poi non so se qualcun altro ha trattato la questione per Schettino... Io assolutamente no». L'avvocato ha anche precisato di aver «ricevuto numerose telefonate per richieste di interviste e di partecipazioni a programmi tv, per Schettino. E a lui ho riferito sempre di questi contatti, come è mio obbligo professionale, ma poi non me ne occupavo, se ne sarebbero eventualmente occupati altri».