Concordia, il 'riesame' si riserva la decisione sull'arresto di Schettino

Sarà emessa entro il termine consueto, da qui a 5 giorni / IL NUOVO AVVOCATO DIFENSORE / IL 25 MARZO AL TRIBUNALE DI FIRENZE LA DECISIONE / PEPE SI DIFENDE IN TV DALLA D'URSO: "SCHETTINO SAPEVA DELLA TRATTATIVA PER l'ISOLA DEI FAMOSI"/ LA PROCURA CHIEDE DI NUOVO L'ARRESTO DI SCHETTINO / SCHETTINO, IL SUO AVVOCATO LASCIA LA DIFESA

Francesco Schettino

Francesco Schettino

Firenze, 25 marzo 2015 - Dopo circa tre ore di dicussione il tribunale del riesame di Firenze si è riservato la decisione sull'arresto in carcere chiesto dalla Procura di Grosseto per l'ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino

Nel corso dell'udienza i pm grossetani Alessandro Leopizzi e Stefano Pizza hanno ribadito i motivi del pericolo di fuga di Schettino, che sono alla base del loro ricorso per richiederne l'arresto. I difensori, Saverio Senese e Donato Laino, si sono opposti.

I giudici sono entrati in camera di consiglio e la decisione sarà emessa entro il termine consueto, da qui a 5 giorni.

I difensori di Schettino, gli avvocati Saverio Senese e Donato Laino, uscendo dall'aula del tribunale del riesame dopo aver discusso la richiesta di arresto per Schettino hanno commentato con i giornalisti l'andamento della discussione in cui la Procura di Grosseto ha ribadito la richiesta di arresto di Schettino in carcere: "Se Francesco Schettino avesse voluto scappare, sarebbe già andato via in tre anni, cosa che non ha fatto. Non ha nessun interesse a fuggire, nè la volontà, nè la possibilità. Lui ritiene di potersi difendere, molte cose non sono state ancora chiarite e ritiene che è necessario per lui essere presente al giudizio di appello".

I legali hanno poi aggiunto: "La trasmissione tv delle Iene non ha alcun valore processuale" ed "è stata mandata in onda quando il giudicato" del processo sulla Costa Concordia "era già stato emesso. Gli inquirenti l'hanno portata dopo e comunque da essa si vedono personaggi dai quali emerge un'attività ambigua e incerta". I difensori si sono riferiti alla nuova prova di pericolo di fuga portata dagli inquirenti grossetani e relativa a una eventuale partecipazione di Schettino all'Isola dei Famosi, cosa che poi non è successa. "In quella trasmissione ci sono persone che avevano altri interessi", hanno anche aggiunto. "Di fatto secondo noi - hanno continuato gli avvocati - la procura non ha portato argomenti nuovi per sostenere l'arresto di Schettino" e "si tratta di un caso di evidente 'ne bis in idem' su un giudicato cautelare".

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