Bottigliate, cazzotti e calci: pestaggio in centro

L’ennesimo episodio di rissa tra bande si è consumato in piazza del Sale

In piazza del Sale gli attimi successivi alla rissa tra cittadini stranieri

In piazza del Sale gli attimi successivi alla rissa tra cittadini stranieri

Grosseto, 22 maggio 2016 – Forse una parola o un bicchiere di troppo. O più probabilmente, una questione legata al «territorio». La scazzottata che si è verificata venerdì sera nel cuore di Grosseto, è l’ennesimo atto di violenza e degrado di una città, e soprattutto del suo centro storico, ostaggio di bande di stranieri che si fanno la guerra per il controllo dello spaccio di droga. Una rissa da saloon, tipica dei film western d’una volta. Ma questa non è finzione, è la pura realtà di una città ben lontana dall’isola felice che fu.

L’episodio è accaduto venerdì intorno alle 22.30 a Grosseto, in piazza del Sale. Un luogo affollatissimo, dove brulicano centinaia di giovani. Ma anche famiglie. La temperatura piacevole della serata aveva invitato tanta gente ad uscire ed a recarsi in centro. Giovani, famiglie bambini. Ad un certo punto però la serenità di piazza del Sale è stata interrotta dallo schianto di una bottiglia. Due uomini si colpiscono, uno vola a terra e viene ripetutamente colpito al volto con pugni e calci. Una violenza inaudita, una scena che centinaia di persone si fermano ad osservare. Il fatto ha visto protagonisti circa sei, sette ragazzi stranieri che si trovavano all’angolo tra via Ricasoli e via Mazzini. Un incrocio in prossimità della piazza della movida grossetana da sempre frequentatissimo nelle sere del fine settimana. Forse una parola, uno sguardo storto, o forse una questione legata alla territorialità.

Un ragazzo prende una bottiglia e la spacca sulla testa di un altro, ne nasce un alterco. Il ragazzo colpito dalla bottigliata cade a terra, un passante resta coinvolto nella rissa per alcuni secondi. Intervengono altre persone, tutti stranieri, e il ragazzo a terra viene colpito con tre pugni violentissimi al volto ed un calcio. Poi un fischio sordo fa scappare tutti. Non sono però le forze dell’ordine, è un ragazzo che assiste alla scena e che per far smettere la «mattanza» fischia. Il ragazzo massacrato di colpi si rialza e si allontana con i suoi compari. Dopo poco però torna nel luogo della rissa. Le bande si cercano. E si ritrovano dopo dieci minuti in piazza Dante.

acap