IRENE BLUNDO
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Il Premio Monicelli a Sabina Guzzanti: "Mario l'ho conosciuto qui"

L'attrice e regista ha ricordato il loro primo incontro proprio in Maremma

Premio Monicelli a Sabina Guzzanti (Foto Aprili)

Premio Monicelli a Sabina Guzzanti (Foto Aprili)

Grosseto, 16 aprile 2016 - Clip di film di Mario Monicelli e Sabina Guzzanti, anteprime, letture, musica. Il Premio Monicelli è andato in scena ieri al teatro Moderno di Grosseto. "Sono molto onorata di ricevere il Premio Monicelli, dedicato a un maestro a cui siamo tutti legati". L'attrice e regista Sabina Guzzanti, protagonista della serata, ha ricordato il loro primo incontro proprio in Maremma.

"Allora ero fidanzata con Riondino e passammo qui qualche giorno di vacanza ma - dice Sabina Guzzanti - ero in una condizione di adorazione nei confronti di Monicelli. Di lui mi sono sempre piaciuti il dissacrare laicamente, l'ironia, l'impegno civile". Molto soddisfatta della scelta Chiara Rapaccini, vedova di Monicelli. "Sabina e Mario hanno in comune molti aspetti. Timidi, di fondo, ma con una forza interiore straordinaria. Entrambi - sottolinea l'artista Chiara Rapaccini - hanno messo creatività e ironia al servizio di temi sociali. Mario e Sabina sono persone che non mollano mai, non rinunciano al proprio pensiero, non cedono al potere del momento, non salgono sul carro del vincitore. Sabina è una tosta, sempre incazzata; ma i lottatori sono così perché il mondo in cui viviamo merita indignazione".

Curato da Mario Sesti e Jacopo Mosca, il Premio è organizzato dalla Fondazione Grosseto Cultura presieduta da Loriano Valentini. "Il percorso nel cinema prosegue non solo consolidando il Premio Monicelli che è giunto alla quarta edizione ma anche - spiega Valentini - con la costituzione del nuovo istituto culturale Grosseto cinema.  Tra qualche giorno ci sarà l'inaugurazione della mediatica alle Clarisse".

A impreziosire la serata di premiazione, che Valentini ha dedicato a Giulio Regeni e alla ricerca della verità, gli attori Pino Calabrese e Vinicio Marchioni, conosciuto come 'Il Freddo' nella serie tv 'Romanzo criminale'. "Sono contentissimo di essere qui per la premiazione di un'artista incredibile come Sabina - commenta Marchioni - e per un festival dedicato a un regista straordinario come Monicelli. È un grande onore presentare in anteprima in questa occasione il mio primo cortometraggio, 'La (ri)partenza', girato in bianco e nero per omaggiare il cinema ai suoi albori".

Sul palco spazio anche alla musica con l'esibizione del Collettivo Bianciardi e i brani tratti dai film di Monicelli. "Sono particolarmente contenta che il riconoscimento - osserva l'assessore Giovanna Stellini - sia stato assegnato a una donna intelligente, graffiante, che sa divertire e criticare". Oggi le iniziative legate al Premio proseguono con la Lezione Monicelli che quest’anno è dedicata al trentennale di "Speriamo che sia femmina".

Il film sarà commentato dal critico Caterina Taricano, insieme a Mario Sesti e a Jacopo Mosca. La lezione si terrà alle 17.30 nella sala conferenze di Clarisse Arte, in via Vinzaglio 27, con ingresso libero. "Speriamo che sia femmina è un elogio a donne che vivono con leggerezza e ironia situazioni complicate. Ho un ricordo lontanissimo - dice Chiara Rapaccini - e molto bello di Mario, Sabina, Paolo Hendel e io a cena in Maremma. A Polverosa ho vissuto molti anni con Mario. Lui stava bene qui, e penso che avrebbe approvato la scelta di premiare Sabina. La Guzzanti gli piaceva molto, lo ricordo bene".