"Odori nauseabondi e malessere", esposto in procura di una marinese

La denuncia: «Sono stata ricoverata tre giorni in ospedale»

Pronto soccorso

Pronto soccorso

Grosseto, 28 ottobre 2014 - «FORTE sensazione di soffocamento, odore acre nauseabondo all’interno dell’abitazione, vomito e bruciore allo stomaco». Sono i sintomi che una grossetano ha riportato nell’esposto che ha presentato alla procura della Repubblica il 27 settembre scorso. La signora che ha presentato l’esposto firmato vive a marina di Grosseto e a seguito di questi sintomi come lei stessa ha riferito, è stata costretta a recarsi al pronto soccorso. «Quando ho aperto la finestra — ha aggiunto nella denuncia — per fare entrare un po d’aria sperando che la situazione migliorasse mi sono resa conto che miasmi nauseabondi arrivavano proprio dall’esterno. Ad un certo punto ho visto che stava uscendo sangue dalle mucose e ho deciso di andare al pronto soccorso». Ha con sè i certificati medici che attestano questi gravi malesseri che si sono ripetuti, come lei stessa ci ha raccontato pochi giorni fa. «Nella cartella clinica che mi è stata rilasciata per l’episodio di settembre è riportata la diagnosi: intossicazione da gas, fumi, vapori con irritazione delle aeree superiori. Proprio in quei giorni peraltro sono venuta a sapere che a Marina era iniziata una raccolta di firme contro questi puzzi. Fino ad oggi sono state raccolte più di cento firme per sensibilizzare l’amministrazione comunale a prendere provvedimenti. «SABATO scorso alle 19,30 circa si è verificato un secondo episodio gravissimo — aggiunge la marinese — oltre a quello denunciato con esposto alla magistratura del 27 settembre. Episodio che ha portato anche a una pubblica segnalazione di cittadini con raccolta di circa 140 firme. Sono stata costretta a ricorrere nuovamente alle cure mediche con intervento del 118 per gravi problemi respiratori ed ancora edema e sanguinamento delle mucose, non potendo però sottoporsi alle cure cortisoniche necessarie in quanto ancora in massiva terapia insulinica iniettabile perché in screzio diabetico elevato dopo le prime somministrazioni di cortisone ricevute durante il primo ricovero di tre giorni a seguito delle emissioni tossiche irritanti del 27 settembre». ​ Si tratta di episodi che sono stati rilevati anche da altre persone. Dopo una lunghissima premessa, la marinese chiede alla procura che «venga individuato il responsabile che ha immesso nell’aria simili sostanze che mi hanno costretto a ricoverarmi per tre giorni in ospedale — aggiunge — e che mi hanno causato una malattia che è stata giudicata guaribile in 15 giorni. Si accerti inoltre se il sindaco, quale prima autorità responsabile per la salute e l’inolumità abbia posto in essere tutti i controlli previsti dalla legge sulla qualità dell’aria nel territorio comunale. E se abbia monitorato costantemente, come previsto dalla legge, il territorio.