Muore a 57 anni, la moglie denuncia

Claudio Labardi è deceduto a Scansano. "Soccorsi arrivati in ritardo"

Medici

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Grosseto, 24 agosto 2014 - «NON si può morire così. Non si può». Ha un filo di voce Marinella quando ripete questa frase. Suo marito, Claudio Labardi, 57 anni, è morto venerdì sera a Scansano. Non ce la fa a darsi pace e ha presentato un esposto ai carabinieri che ha poi dato origine all’apertura di un’inchiesta della procura. Imputa il decesso alle modalità di soccorso dei sanitari. «Sono arrivati in ritardo — racconta — e con un’ambulanza senza medico, con il defibrillatore scarico e con personale che non sapeva che cosa fare». E ’ arrabbiata, stanca, e non vuole che quanto secondo lei accaduto si ripeta.

«LA PRIMA telefonata al 118 l’ho fatta alle 20.35 — sottolinea Marinella — dicendo fin da subito che mio marito era un cardiopatico e diabetico. Alle 21.08 non era arrivato ancora nessuno, tanto che ho deciso di allertare il 113. Quando l’ambulanza è arrivata non c’era personale competente per affrontare le condizioni difficili di mio marito. Altrimenti sarebbe ancora vivo, ne sono sicura. Come è stato possibile che i soccorsi siano giunti così tardi? Sono certa che se fossero arrivati in tempo, io non starei qui a piangere mio marito». Marinella si ferma un attimo. La voce si fa ancora più flebile. «Che cosa potevo fare io — aggiunge — se non allertare il 118, più di una volta e in un’occasione mi hanno trattato pure male. Tutti questi anni insieme, come farò ora?».

IL MAGISTRATO che ha aperto il fascicolo per ricostruire quanto accaduto venerdì sera, ha disposto che sul corpo di Labardi venga eseguita l’autopsia. «Evidentemente — conclude la moglie — ha valutato che qualcosa non torna in quanto accaduto. All’esame autoptico voglio che sia presente anche un mio consulente. Ho deciso di andare fino in fondo, lui non c’è più e niente potrà restituirlo, ma la mia lotta sarà importante per evitare che episodi simili si ripetano».

c.r.