Fiumicino in tilt, sale l’ipotesi Baccarini. Presto il vertice con il ministro Delrio

Aeroporto, attesa la decisione sulle eventuali alternative

L’ingresso all’aeroporto Baccarini

L’ingresso all’aeroporto Baccarini

Grosseto, 3 agosto 2015 - Un altro spiraglio per l’aeroporto Baccarini. Dopo l’incendio a Fiumicino del maggio scorso ancora difficoltà per lo scalo romano che evidentemente non riesce ad assorbire il flusso di turisti estivi e che arriveranno nella Città Eterna con il Giubileo straordinario che inizia a dicembre. Dopo il secondo incendio, stavolta doloso, in una pineta che ha bloccato diversi voli, sono arrivate le difficoltà della compagnia aerea low cost Vueling, «bacchettata» da Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile che ha minacciato la sospensione della autorizzazioni in Italia. Moltissimi aerei in ritardo, anche ieri, da parte dell’operatore spagnolo che attribuisce i problemi alla società che nello scalo romano si occupano della fornitura dei servizi di assistenza a terra alle compagnie aeree. «Una situazione che potrebbe favorire Grosseto – insiste il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi che più volte nelle ultime settimane ha proposto il Baccarini come alternativa al Leonardo da Vinci – lì da voi si potrebbero offrire servizi migliori ed evitare ritardi mostruosi come quelli di questi ultimi giorni di Vueling».

Qualche segnale di apertura a Seam, la società di gestione dello scalo civile maremmano, è arrivato ma niente di particolarmente definito. Adesso c’è attesa per la riunione che il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio ha convocato per domani con i vertici di Enac e Adr per fare il punto sui rimedi da mettere in campo a seguito delle criticità vissute dall’aeroporto capitolino. Una riunione alla quale farà seguito quella del 6 agosto voluta dal presidente dell’Enac, Vito Riggio, con la stessa Aeroporti di Roma e con Alitalia, dopo lo scambio polemico dei giorni scorsi tra l’ad della compagnia aerea e la società di gestione degli scali romani.

«Intanto – continua Anzaldi – il Giubileo si avvicina, i giorni passano, le previsioni dei pellegrini aumentano e ora arrivano a 33 milioni, ben oltre l’Anno Santo del 2000: il Comune che fa per l’accoglienza di milioni di persone come si sta preparando la città? Mistero. Dopo quattro mesi dall’annuncio di papa Francesco, dal Vaticano fanno addirittura sapere di non avere ancora capito quale sia l’interlocutore in Campidoglio».

La partita del Giubileo è l’altra che l’aeroporto di via Orcagna sembra pronto a voler giocare.