Niente panchina per il ragazzo Down, rabbia contro gli arbitri

Il ragazzo è tesserato come dirigente, ma è stato fatto accomodare dietro alla panchina per una applicazione estremamente rigida del regolamento. Il padre, allenatore della squadra maschile di Orbetello, protesta e viene squalificato per una giornata

Pallavolo

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Orbetello (Grosseto), 21 novembre 2015 - L'arbitro nega a un ragazzo down la possibilità di stare in panchina con lo staff tecnico perché non consentito dal regolamento, l'allenatore (che è anche padre del ragazzo) protesta e viene squalificato per una giornata.

E' successo a Sesto Fiorentino durante una partita del campionato femminile di serie B2 di pallavolo. La partita era fra i sestesi e il Gao Orbetello, allenato da Andrea Bartolini. I due arbitri che dirigevano l'incontro hanno impedito l'accesso in panchina al ragazzo, mentre - a quanto riporta l'Ansa - nelle altre partite non c'erano mai stati problemi.

Il giovane è stato tesserato come dirigente chiedendo una deroga alla federazione, ma il regolamento dice che di dirigenti in panchine ce ne può stare soltanto uno. I due arbitri, quindi, non hanno acconsentito l'accesso al ragazzo che è stato fatto accomodare dietro la panchina, insieme al medico e al personale addetto al pronto soccorso.

Il padre, dopo la partita, si è sfogato con gli arbitri. Ed è stato squalificato per una giornata. "Quello che è successo - scrive Bartolini sul suo profilo Facebook - è brutto. Non vi potete immaginare lo stupore di Matteo che comunque da buon atleta ha accettato questa decisione a dir poco vergognosa. Alla fine della partita da noi persa meritatamente 3-0 mi sono permesso di dire a quei due personaggi che sicuramente alcune loro decisioni in momenti importanti non sono state a noi favorevoli ma che quello che hanno fatto nei confronti di Matteo meritava di essere raccontato. Risultato di tutto questo mi trovo squalificato per una giornata (cosa sicuramente poco importante), però permettetemi di dire alle due persone che sicuramente diventeranno dei bravissimi arbitri, ma la loro sensibilità nei confronti di chi ha qualche problema è pari a zero e questa cosa non si compra e non si impara, o ce l'hai o non ce l'hai. Grazie lo stesso anche per Matteo".