Da sinistra Claudia Francardi, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani e Irene Sisi a palazzo Panciatichi
Grosseto 24 aprile 2016 - Oltre il dolore e il risentimento, verso l’accoglienza. E’ l’obiettivo principale del «Rave della sostanza», l’iniziativa che Claudia Francardi e Irene Sisi, fondatrici dell’associazione ‘Amicainoabele’ hanno deciso di organizzare per oggi all’ex Enaoli, a Rispescia, da anni sede di Festambiente.
L’iniziativa è stata presentata anche in consiglio regionale dal presidente Eugenio Giani che l’ha definita «un’idea geniale, il volto bello della Toscana civile, che reagisce nel modo più corretto di fronte ad eventi tragici». Claudia è la moglie dell’appuntato dei carabinieri Antonio Santarelli, morto un anno dopo essere stato aggredito brutalmente da Matteo Gorelli, figlio di Irene. La moglie della vittima e la madre dell’assassino hanno iniziato un percorso insieme per uscire dalla spirale dell’odio e costruire la strada dell’accoglienza. Hanno dato vita all’associazione Amicainoabele.
«L’associazione è nata per far conoscere la nostra storia e il nostro percorso – ha sottolineato Claudia Francardi – con il ‘Rave della sostanza’ vogliamo mandare il messaggio che col dialogo e l’accoglienza due mondi opposti possono stare nello stesso spazio vitale». «Sono stati anni sofferti, ma adesso siamo rinate – ha detto Irene Sisi – io sono entrata nel mondo delle vittime, Claudia in quello dei colpevoli».
Si inizia oggi alle 17 con Gherardo Colombo e Guido Bertagna che parleranno della mediazione penale, mentre, nella seconda tenda, sarà presentato un film-documentario sulle tematiche giovanili, nel quale collaborano ragazzi che raccontano le loro storie di disagio. Seguirà una cena sociale di raccolta fondi per intitolare una borsa di studio a Antonio Santarelli. E per chiudere alle 22.30 concerto dei 99 Posse. Per entrare in domani, giorno del quinto anniversario dell’aggressione di Sorano.