Voragine lungarno, un nuovo bypass idrico. Nardella: "In 5 mesi lavori chiusi"

Il sindaco afferma che la vicenda "Non finirà a tarallucci e vino, i responsabili pagheranno". Processione di curiosi

I tubi nel cantiere (New Press Photo)

I tubi nel cantiere (New Press Photo)

Firenze, 28 maggio 2016 - I problemi di approvvigionamento idrico dei palazzi di lungarno Torrigiani continuano. Manca l'acqua ai piani alti e i rubinetti sono a singhiozzo. Per questo si è costruito un nuovo bypass con nuovi tubi, per sostituire i tubi attualmente distrutti e inservibili a causa della frana. Sono queste le notizie che arrivano da un sabato meteorologicamente caldissimo, con trenta gradi e tantissimi turisti sul vicino Ponte Vecchio, che dista poche decine di metri dalla voragine che tra martedì e mercoledì ha sconvolto i lungarni.

E intanto il sindaco Nardella conferma: "In 5 mesi i lavori saranno chiusi". «Vogliamo dimostrare al mondo intero che Firenze, in 5 mesi, rifarà il lungarno Torrigiani, ancora più bello di come siamo stati abituati a vedere», ha detto Nardella. Che confermando il fatto che ogni giorno sarà sul cantiere ha anche assicurato sulla chiusura dei lavori in cinque mesi, a fine ottobre dunque. Intanto, mentre le televisioni di mezzo mondo continuano a filmare la voragine, gli operai sono al lavoro appunto per sistemare il bypass: gli interventi per costruirlo vengono chiusi nella serata di questo sabato. 

«Le cose vanno chiarite e non possiamo finire a tarallucci e vino. Se ci sono responsabilità vanno individuate, senza polemiche. Io non faccio l'accusatore ma pretendo di sapere come sono andate le cose perché i responsabili devono pagare», ha poi ricordato Nardella

"Noi vogliamo fare presto, per questo abbiamo coinvolto tutti i soggetti: protezione civile, Regione Toscana, Genio Civile, la soprintendenza, l'autorita' idirica, l'autorita' di bacino, l'autorita' di ambito. Tutti i soggetti che in qualche modo hanno voce in capitolo siedono in questo comitato operativo, e questo ci consentira' di muoverci con la maggiore rapidita' possibile", ha infine detto il sindaco. 

ROSSI: "E' L'OCCASIONE PER UNA OPERAZIONE-VERITA'" - Quanto accaduto a Firenze, con l'apertura di una voragine sul lungarno Torrigiani, «offre la possibilità di fare un discorso di verità al Paese nell'ambito di beni comuni e servizi pubblici». A dirlo, nel suo blog su Huffington Post è il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: «In Italia - spiega - spendiamo 1,2 miliardi ogni anno per la gestione del ciclo delle acque ma le stesse agenzie governative ci dicono che dovremmo investirne almeno 5. La nostra rete idrica è un colabrodo e noi la lasciamo invecchiare con soluzioni tampone. Di questo passo il paese si troverà presto a secco e l'episodio di Lungarno Torrigiani diventerà una costante del nostro panorama. Si aggiunga a questo il dissesto idrogeologico, che richiederebbe ogni anno altrettanti miliardi d'investimenti».

PROCESSIONE DI CURIOSI - Processione di cittadini alla postazione radar del Dipartimento di Scienze della Terra da dove si monitorano gli spostamenti della spalletta sull'Arno in lungarno Torrigiani, lungo il fronte della frana che ha provocato uno 'spanciamentò del muro d'argine di quattro metri verso il fiume. La postazione è in lungarno Diaz, sulla riva opposta, e tiene d'occhio con due strumenti molto sofisticati le variazioni millimetriche del muro. Parecchi fiorentini si soffermano per osservare il lavorio delle apparecchiature e si informano con i docenti e ricercatori sullo stato delle cose. Tra coloro che si sono interessati ieri c'è stato anche il cantante Piero Pelù che agli studiosi dell'università di Firenze ha raccontato come proprio in una cantina di lungarno Torrigiani abbia suonato per la prima volta a Firenze, agli albori della carriera, riferendo un suo legame affettivo col luogo della voragine.

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