Quelle nudità nascoste per non offendere lo sceicco

In Palazzo Vecchio il caso prima di quello di Roma

La visita dello sceicco a Firenze nella foto con il presidente Renzi

La visita dello sceicco a Firenze nella foto con il presidente Renzi

Firenze, 28 gennaio 2016 - A dire il vero, a Firenze quella polemica durò poco. Il tempo di finire sui giornali, raccogliendo lo sbigottimento della gente. E di rispondere con poche parole liquidatorie a un’interrogazione presentata dalla consigliera de La Firenze Viva Cristina Scaletti, poi appoggiata dalle opposizioni.

Nello scorso ottobre la censura sulle nudità si abbattè su una scultura di Jeff Koons, il grande artista americano che, pochi giorni prima, aveva inaugurato la sua mostra a Firenze. L’occasione delle mutande agli attributi del Gazing Ball (Barberini Faun) a Palazzo Vecchio fu data dall’arrivo dello sceicco Mohammed Bin Zayed Al Nahyan che doveva incontrare il premier Matteo Renzi. Il principe ereditario degli Emirati Arabi venne accolto in piazza Signoria con tanto di tappeto rosso. E per non sbagliare, il cerimoniale di Palazzo Chigi, e non urtare la sensibilità dello sciecco, pensò di velare il calco in gesso di una scultura del periodo greco-romano, alla quale Koons ha aggiunto, in posizione di equilibrio precario, una sfera di colore azzurro. Il rimedio, una pannellatura ricoperta di carta decorata coi i gigli di Firenze, non coprì del tutto il pasticcio.

Ma il sindaco Nardella tagliò corto sulle polemiche. Affidò all’assessore all’Organizzazione e personale di Palazzo Vecchio, Francesco Gianassi, la risposta all’interrogazione. In buona sostanza Dario Nardella non sapeva cosa succedeva in casa sua, Palazzo Vecchio: la misura precauzionale era stata presa dal cerimoniale di Palazzo Chigi. E chiusa lì, anche perché non vennero messe le mutande al David, i pantaloni al puttino in bronzo di Andrea Del Verrocchio e via via camminando addentrandosi nel Palazzo. Nei Paesi arabi, anche se alcuni sono più tolleranti, è pratica usuale oscurare il sesso.

Si tratta di un codice di decoro: niente nudi o immagini e spettacoli ritenuti poco decorosi, persino il sospensorio dei ballerini all’Opera viene censurato. Forse nessuno in quel caldo ottobre fiorentino avrebbe mai immaginato che del caso Koons ci sarebbe stata una replica ben più grave e censoria.

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