Si dovrebbe insegnare la meditazione

Il commento di Stefano Vetusti

Stefano Vetusti

Stefano Vetusti

Firenze, 22 novembre 2015 - La polizia che entra per sgomberare una scuola occupata, il liceo artistico di Porta Romana. Una scena che avrebbe riportato ad anni passati, lontani. Riacceso polemiche. Firenze ha fatto di tutto per evitarla. Con senso di responsabilità da parte di Palazzo Vecchio con il sindaco Nardella, dei dirigenti scolastici, della questura. Anche La Nazione ha fatto la sua parte, giocando il ruolo di mediatore tra le istituzioni e gli occupanti.

Alla fine, dopo dieci giorni di estenuante braccio di ferro, di tensione crescente, il liceo è stato «liberato» dagli stessi studenti che l’avevano occupato, contrari alla riforma varata dal governo Renzi. Si era creata una situazione delicata: alcune decine di occupanti che impedivano alla grande maggioranza degli studenti, sempre più insofferenti, di entrare. Sordi per giorni agli appelli degli altri allievi, dei genitori, dei docenti che condannavano l’occupazione.

L’ipotesi di uno sgombero forzato era già stata ventilata ma era stata sempre tenuta come ultima, estrema soluzione. Alla fine gli occupanti hanno accolto – con La Nazione a fare opera di mediazione – l’invito del sindaco a liberare il liceo in cambio della disponibilità a incontrare gli occupanti. L’incontro è avvenuto ieri. Nardella ha ascoltato le richieste degli studenti, sugli spazi da utilizzare, i lavori da fare nella scuola, il no agli sponsor privati. «E’ stato un incontro costruttivo. Abbiamo promesso che continueremo ad ascoltarli – ha commentato Nardella – ma si levino dalla testa di pensare di ottenere ascolto attraverso le occupazioni». Ha vinto la pazienza, la ragione e il rifiuto al ricatto messo in atto con l’illegalità. Ma la lezione non deve essere servita. Proprio ieri si è aperto infatti un nuovo fronte, con l’occupazione di un altro liceo artistico, l’Alberti.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro