Rari Nantes, il cuore dei fiorentini è biancorosso. "E’ una società gloriosa, va difesa"

E dalla Città metropolitana arriva la proroga allo sgombero

Sigilli alla sede della Rari due anni fa: la sofferenza della società continua

Sigilli alla sede della Rari due anni fa: la sofferenza della società continua

Firenze, 6 maggio 2015 - Il cuore di Firenze batte per la Rari Nantes. L’appello lanciato dal presidente Andrea Pieri per evitare lo sgombero e la demolizione dei locali della gloriosa società biancorossa è stato subito raccolto da tanti fiorentini. «Ci hanno chiamato davvero in tanti – dice Pieri – per offrirci la loro solidarietà e chiederci come potrebbero aiutarci, in che modo. Un moto di affetto che ci dà forza».

All'abbraccio di Firenze si aggiunge un’altra buona notizia per la Rari. Le è stata concessa infatti una proroga. Per sgomberare ristorante bar e terrazze c’è tempo fino al 7 settembre. Quasi tre mesi di rinvio. Il termine precedente era il 15 giugno. Dopo lo sgombero dei locali, ci sarà la loro demolizione, che dovrà avvenire entro il 28 ottobre. Queste le nuove scadenze fissate dalla Città metroplitana, con un provvedimento firmato dal dirigente Carlo Ferrante lunedì scorso. Il 14 settembre è il termine fissato per dare il via al cantiere, con i successivi interventi di demolizione. La proproga concessa dalla Città metropolitana è stata accolta come una boccata di ossigeno dalla Rari, come un primo passo, un segnale di distensione. L’occasione per poter aprire un dialogo, un confronto, una ridefinizione se possibile dei tempi e degli impegni sanciti nella convenzione siglata nell’ottobre 2013 da Comune e Provincia.

Da una parte c’è dunque la speranza di potersi rimettere a un tavolo, dall’altra comunque resta la volontà di non cedere alle soluzioni più drastiche, di evitare un’ingiustizia nei confronti di una società che in oltre un secolo di vita ha dato tanto alla città. Mano tesa al confronto dunque. Ma anche caparbietà nell’andare avanti con il braccio di ferro se il dialogo non porterà i frutti sperati. Proprio ieri il presidente Andrea Pieri ha partecipato a Roma al consiglio federale della Federnuoto, incassando il sostegno della federazione nazionale anche nella battaglia legale avviata dalla Rari con il ricorso al Tar contro il provvedimento di sgombero e demolizione dei locali. La federazione nazionale affiancherà dunque la Rari nel ricorso davanti ai giudici amministrativi per chiedere la sospensiva dell’ingiunzione firmata dalla Città metropolitana. I legali della società biancorossa lo stanno preparando. Una volta depositato, il Tar dovrebbe pronunciarsi nell’arco di un paio di mesi. Più tempo occorrerà invece per il verdetto del Tar sul merito.

Intanto, si profila un’altra iniziativa. Alla Rari organizzeranno una raccolta di firme, in più punti della città, per spedire poi l’appello al sindaco Nardella ma anche al presidente del Coni Malagò e al presidente del consiglio Renzi.

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