Boboli devastato dal maltempo: alberi secolari caduti, 700 a rischio. Ecco com'è

La direttrice: "Un mese per sistemarlo". Nardella: "A Firenze danni per un milione". E l'Alto Mugello chiede lo stato di calamità TROMBA D'ARIA SCONVOLGE FIRENZE/LA CITTA' DOPO LA GRANDINATA/GRANDINE COME NEVE/ALBERI CADUTI/PIOGGIA NEL SALONE DEI 500/INFILTRAZIONI D'ACQUA A PALAZZO VECCHIO/ALLAGATO IL MERCATO DI SAN LORENZO/ALLAGAMENTI NELLA BIBLIOTECA NAZIONALE/TEMPESTA DI GRANDINE/VIA RICASOLI COME UN FIUME/ORTO BOTANICO DEVASTATO-CIMITERO DEGLI INGLESI, ALBERI SULLE TOMBE/LE FOTO AEREE DEI DANNI/I DANNI DOPO LA TEMPESTA-VIDEO/BASILICA DI SAN MINIATO. VETRI ROTTI E AFFRESCHI BAGNATI - FOTO

Boboli devastato dal maltempo (Visitini/ew Press Photo)

Boboli devastato dal maltempo (Visitini/ew Press Photo)

ALTO MUGELLO - Situazione critica in Alto Mugello dove il maltempo ha causato decine di frane, strade interrotte: i comuni più colpiti quelli di Palazzuolo sul Senio, Firenzuola e Marradi, con decine di frane e smottamenti, strade comunali e provinciali danneggiate, localita' isolate. Un quadro grave che spinge i tre sindaci - Claudio Scarpelli per Firenzuola, Cristian Menghetti per Palazzuolo, Tommaso Triberti per Marradi - col sostegno del presidente dell'Unione dei Comuni Federico Ignesti, a chiedere alla Regione Toscana lo stato di calamita' naturale. Nell'area in 24 ore sono caduti 144 mm di pioggia e la maggiore concentrazione c'è stata stanotte tra l'1 e le 3. Dalle prime luci dell'alba sono in corso interventi da parte di Protezione civile, vigili del Fuoco, squadre di volontariato locali e giunte anche da Firenze, polizia municipale e personale dei Comuni. Attualmente sono isolate le localita' Mantigno di Palazzuolo, Casetta di Tiara a Firenzuola e Lutirano nel comune di Marradi dove e' arrivata in soccorso anche la Protezione civile dell'Emilia Romagna.

Danni anche nell'altro Mugello: il torrente Levisone ha esondato in localita' Tre Laghi, presso Scarperia, allagando un ristorante. Anche il torrente Farfereta ha esondato ed ha allagato un ristorante in localita' Madonna dei Tre Fiumi nel comune di Borgo San Lorenzo. Inoltre la pista ciclabile di Vicchio e' stata nuovamente danneggiata dal fiume Sieve che ingrossato dalla pioggia ha eroso le sponde, ed e' stata quindi chiusa. Allagati anche i locali mensa e palestra della scuola elementare a Luco, dove gli addetti comunali stanno intervenendo perche' lunedi' l'attivita' scolastica riprenda regolarmente. Acqua anche in garage, cantine, negozi e qualche abitazione in via La Brocchi, dove nelle prime ore della mattina sono intervenuti vigili del fuoco e cantiere comunale.

 

IL RIEPILOGO DI QUANTO ACCADUTO IERI

Mnato bianco in piazza Santa Croce (foto Moggi/New Press Photo)

INCIDENTI, CADUTE E TRAUMI: CINQUANTA EMERGENZE - Il lavoro del 118 è stato particolarmente intenso tra le 11.30 e le 13.30 di ieri. In due ore il centralino ha ricevuto ben 91 chiamate di cui 50 in emergenze. Venti codici rossi, 19 gialli, 11 verdi. L'ospedale di Santa Maria Nuova ha registrato circa 13 casi di feriti, non gravi: persone scivolate, contuse o colpite da tegole fatte cadere dal vento. Mentre al nuovo San Giovanni di Dio a Torregalli sono arrivati una decina di pazienti con vari traumi.

OPERAZIONI RINVIATE - Bloccate le operazioni di chirurgia in programma all'ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova. Lo stop agli interventi è stato reso necessario per un blocco degli ascensori, dovuto a infiltrazioni di pioggia, e la conseguente impossibilità di trasportate i pazienti da un piano all'altro. E' rimasta invece attiva la chirurgia d'urgenza. Gli interventi, secondo quanto spiegato dall'Azienda sanitaria fiorentina, non riprenderanno prima della prossima settimana. Infiltrazioni di pioggia si sono verificate anche nel padiglione di 'Medicina B' dell'ospedale, costringendo allo spostamento di alcuni pazienti. 

GIU' LE TEGOLE - Dalla tettoia di un palazzo in via Ricasoli, in prossimità con piazza San Marco, delle tegole sono precipitate al suolo davanti all'insegna del supermercato 'Il Centro'. 

SCUOLE EVACUATE - I danni maggiori all'Isolotto all'elementare don Milani. Evacauti anche il liceo Dante e la Capponi. Infiltrazioni all'Agnesi. Rami e alberi caduti al liceo artistico Alberti, al Buontalenti e al Galilei. Danni anche al Machiavelli-Capponi e allagamenti al Russell Newton e al Cellini. Al plesso della Torretta dell'Università di Firenze allagate alcune aule. Danni anche in piazza Brunelleschi.

ALBERI CADUTI - Una prima conta dei danni parlava di almeno 23 alberi caduti. In piazza San Marco hanno invaso la strada paralizzando il centro. Altri alberi sono caduti in citta' uno anche non lontano dai binari della tramvia. 

Rami caduti in piazza San Marco (foto Moggi/New Press Photo)

Al cimitero monumentale degli Inglesi cinque grossi alberi sono caduti all'interno dello spazio, infrangendo, a quanto si apprende, una ventina di tombe/FOTO. Nel cimitero, a pochi passi dal centro di Firenze, reso celebre dal dipinto di Arnold Bocklin ('L'isola dei morti'), ad esso ispirato, ci sono sepolti anche personaggi famosi, come la poetessa Elizabeth Barrett Browning, Giovan Pietro Viesseux, fondatore dell'omonimo gabinetto, così come gli ultimi discendenti di William Shakespeare, Beatrice ed Edward Claude.  "E' probabile che tra i sepolcri danneggiati ve ne siano anche alcuni di personalità celebri - spiega la responsabile del cimitero, Francesca Paoletti - ovviamente abbiamo chiuso subito lo spazio e sono in corso i lavori per rimuovere gli alberi e valutare i danni. Entro pochi giorni potremo fare una stima complessiva e pensare a come organizzarci per i restauri"

Cipressi caduti sulle tombe al cimitero degli inglesi (Ansa)

La tempesta ha sconvolto anche l'Orto Botanico 'Giardino dei semplici', provocando la caduta di fusti e di rami/FOTO. Da un primo rilievo risulta che sono state divelte varie piante ad alto fusto, fra cui due cipressi, due faggi e dei tigli, e che si è spezzato un pino di circa 30 metri di altezza. Anche altri alberi più piccoli sono stati divelti o spezzati. Delle cinque piante monumentali presenti nell'Orto, alcune hanno subito danni che sono in corso di valutazione. In frantumi anche le vetrate di alcune serre e colpito il tetto di uno degli edifici di via Micheli che si affacciano sul Giardino dei Semplici, su cui si e' appoggiata una delle piante cadute. L'Orto Botanico è stato chiuso al pubblico. "Non sarà più lo stesso - ha commentato Giovanni Pratesi, direttore del Museo di Storia naturale - l'impatto della tromba d'aria è stato fortissimo e ha lasciato una ferita profonda nelle piante e negli animi di tutto il personale". Due grossi alberi, sani, sono caduti anche nel giardino retrostante palazzo San Clemente, dove si trovano spazi della biblioteca e della Scuola di Architettura. L'edificio è stato chiuso al pubblico.

Alberi caduti all'Orto Botanico (foto Moggi/New Press Photo)

PALAZZO VECCHIO, ACQUA ANCHE NEL SALONE DEI CINQUECENTO - Infiltrazioni d'acqua anche nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio: a essere 'colpita', a quanto si apprende senza alcun danno ad arredi o pitture, un'area in prossimita' dello studiolo di Francesco I. L'acqua è entrata in varie altre zone del palazzo, tra le quali anche le sale dell'ufficio stampa. 

ACQUA ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE (VIDEO) -Danni, ancora da valutare e quantificare in modo compiuto, alla Biblioteca nazionale. L'immobile e' stato anche evacuato per precauzione e poi chiuso al pubblico fino a lunedi', per verifiche. L'acqua e' penetrata all'interno a causa della rottura di alcune vetri infranti dalla grandine e per le finestre e porte spalancate dal vento. "E' piovuto - è stato spiegato - nella sala consultazione: si e' bagnata una piccola quantita' di volumi. In parte bagnato anche il fondo delle carte geografiche e delle stampe. Nessun problema invece per i manoscritti rari, ne' per i libri custoditi nei depositi sotterranei: da tempo sono protetti da buste di plastica, conservati in sottovuoto. Abbiamo un laboratorio di restauro all'interno della biblioteca per intervenire"

MUSEI - Chiusura 'd'emergenza' per i musei. Chiusi solo per qualche ora gli Uffizi e palazzo Davanzati. Resta chiuso San Marco. Ai visitatori in possesso di biglietto dei musei chiusi sarà resa possibile la visita sabato 20 e domenica 21 settembre. A chi non potesse fruire della visita, sarà rimborsato il biglietto, la prenotazione o entrambi. OFF LIMITS per l'intero fine settimana il giardino di Bobolidove sono cadute due piante (un cedro del Libano e un ippocastano) e le verifiche dei danni necessitano di tempi più lunghi. Dopo approfonditi controlli, a Palazzo Pitti riaprono oggi il Museo degli Argenti, la Galleria Palatina e la Galleria d'arte moderna, mentre la Galleria del Costume sarà visitabile solo parzialmente. L'accesso ai suddetti musei avverrà dal varco del Rondò di Bacco, poiché la facciata di Palazzo Pitti è stata transennata per permettere la sostituzione dei vetri andati in frantumi ieri. Generalmente musei sostanzialmente aperti nella giornata di oggi. 

UFFIZI - Alcune sale degli Uffizi sono state allagate dall'acqua, alcuni lucernai si sono rotti sotto il peso della grandine e per questo si sono resi necessari l'evacuazione del museo e la sua chiusura temporanea. Da una prima stima non risultano danni a opere d'arte, quanto meno non tra quelle più famose. Infiltrazioni, vetrate rotte, finestre che hanno ceduto, ma, pare al momento, "nessun danno alle opere" salvo due "cornici bagnate". A fare il quadro degli effetti della maxi bomba d'acqua sulla galleria degli Uffizi (rimasta poi chiusa alcune ore per far fronte all'emergenza), e' stato il direttore Antonio Natali. "La tromba d'aria si e' abbattuta letteralmente all'interno del museo, nei corridoi, nelle sale - ha spiegato Natali - e il fatto che non vi siano stati danni alle opere ha oggettivamente del miracoloso". Tromba d'aria che, racconta sempre Natali, non ha risparmiato "il Corridoio vasariano, spalancando in finestroni e portando l'acqua al suo interno proprio durante una visita", ha detto. Se la situazione e' stata 'tamponata' rapidamente, aggiunge infine Natali "e' merito di tutti i dipendenti della galleria, che si sono fatti in quattro per dare una mano a rimettere tutto a posto, portando via l'acqua, asciugando in terra e mettendosi a disposizione per ogni evenienza".

DANNI ALLA CHIESA DI SAN LORENZO - Infrante le vetrate della finestra della sagrestia vecchia (progettata da Brunelleschi) e della finestra della famiglia dei Medici, molta acqua entrata nella Sagrestia vecchia che ha danneggiato alcuni mobili, colpite le storiche azalee nel chiostro della basilica. Nel tardo pomeriggio di ieri, la Sagrestia Vecchia della basilica di San Lorenzo e' poi stata riaperta. "Tutto il complesso e' tornato alla situazione di normalita'".

IL MERCATO DI SAN LORENZO CONTA I DANNI - Grossi danni al mercato di San Lorenzo: i banchi degli ambulanti recentemente spostati per lasciare libera la facciata della basilica sono stati allagati e danneggiati. Il tetto del mercato centrale è in parte ceduto provocando allagamenti.

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