Iniezioni all’occhio: 7 in osservazione. A Careggi scatta l’inchiesta interna

Problemi dopo il trattamento per la maculopatia in sala operatoria

Visita oculistica durante una campagna di prevenzione in difesa della salute dell’occhio (foto d’archivio)

Visita oculistica durante una campagna di prevenzione in difesa della salute dell’occhio (foto d’archivio)

Firenze, 13 ottobre 2015 - HANNO FATTO l’iniezione all’occhio per curare la maculopatia, poi a casa hanno inziato a manifestare problemi che potevano far sospettare un’infezione.

PER QUESTO motivo Careggi ha subito fatto partire un’inchiesta interna e sta tenendo sotto stretta osservazione i sette pazienti affetti da maculopatia (una malattia che colpisce la macula, la zona della retina che serve alla visione centrale, compromettendo gravemente la vista) che il 22 settembre, tutti nello stesso giorno, nella stessa sessione operatoria, sono stati sottoposti a iniezioni intravitreali di farmaci che bloccano la crescita anomala di capillari all’interno dell’occhio (neovasi), ritenuti la causa della degenerazione.

Proprio per ridurre la possibilità di infezione, un evento evverso che si verifica – secondo letteratura scientifica – in un caso su mille, le iniezioni vengono effettuate in sala operatoria. Nonostante ciò i 7 pazienti che hanno fatto la seduta il 22 settembre scorso hanno tutti manifestato chiari sintomi di infezione. Forti dolori nei giorni seguenti all’iniezione che sempre hanno allarmato i pazienti che sono tornati in ospedale. Le linee guida consigliano di rivolgersi al pronto soccorso oculistico entro poche ore perché l’infezione, pur considerata un evento raro, è potenzialmente grave, tale da compromettere seriamente la vista.

Presto per dire se si tratti proprio di infezioni o di forti infiammazioni: sono in corso lunghe indagini microbiologiche su campioni prelevati ai sette pazienti. Nei prossimi giorni, sulla base dei risultati, sarà possibile capire come intervenire.

LA MAGGIOR parte dei casi di infezione è curabile con terapia medica o chirurgica, come è spiegato nel depliant di informazione ai malati che Careggi distribuisce sulla degenerazione maculare legata all’età.

Compito dell’inchiesta interna è verificare che cosa abbia causato un numero così elevato di reazioni avverse al trattamento nello stesso giorno e nella stessa seduta operatoria: si indaga anche sulla farmacia da dove è arrivato il preparato, oltre che sul medicinale, sui presidi medici utilizzati e sulle sale operatorie.

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