Elezioni regionali: come si vota, chi viene eletto, ecco la guida

C'è la novità del ballottaggio: avverrà se al primo turno nessuno supererà il 40% delle preferenze

Firenze, 2 maggio 2015 - Il 31 maggio 2015 gli elettori toscani voteranno il nuovo presidente della Regione e il consiglio regionale. Sulla scheda potranno essere votati il candidato presidente e anche due consiglieri: un uomo e una donna. Se si vota il solo candidato presidente e niente altro, il voto va al presidente e non alle liste o ai partiti collegati. Si potranno votare anche un candidato presidente e una lista a lui non collegata. E' il caso del voto disgiunto. Il voto alla sola lista si trasferisce al candidato presidente collegato. 

UN UOMO E UNA DONNA - A differenza di cinque anni fa gli elettori potranno indicare una preferenza per i candidati consiglieri: anzi due, un uomo e una donna. I consiglieri eventualmente nominati assessori dovranno dimettersi e saranno sostituiti dai primi non eletti.

​LA NOVITA' DEL BALLOTTAGGIO - Si vota con la possibilità di un turno di ballottaggio, da svolgersi a distanza di due settimane nel caso nessun candidato presidente raccolga almeno il 40 per cento dei voti validi: un'eventualità che nel 2010 non c'era. Al ballottaggio si presentano i due candidati più votati. Cinque anni fa Enrico Rossi, presidente uscente, raccolse al primo turno il 59,7 per cento dei voti.

DA 23 A 26 SEGGI A CHI VINCE - La legge elettorale toscana prevede una soglia di sbarramento, che è cambiata rispetto a cinque anni fa. Potranno così sperare di avere un rappresentante in consiglio comunale solo i partiti che raccolgono più del 5% dei consensi in tutta la regione o, se parte di una coalizione, se la stessa ha superato il 10 per cento e le singole liste il 3 per cento. Se il presidente eletto ottiene più del 45% dei voti, la coalizione che lo sostiene avrà diritto ad almeno al 60 per cento dei quaranta seggi in palio (ovvero 24); se il presidente eletto raccoglie tra il 40% e il 45%, la coalizione che lo sostiene avrà diritto a 23 seggi. Se i seggi ottenuti sono di meno, scatta il premio di maggioranza: se sono già di più, li mantiene. Se la coalizione vincente raccogliesse più del 65 per cento dei voti (ovvero 26 seggi), scatta al contrario la soglia di garanzie per le minoranze, che complessivamente hanno diritto ad almeno 14 seggi. Ognuna delle tredici circoscrizioni ha diritto all'elezione di almeno un consigliere.

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