Intersys, che numeri per l'azienda che produce componenti per treni

Nuove assunzioni e nuovi locali. Al taglio del nastro presente anche il viceministro Nencini

L'inaugurazione dei nuovi locali (Fotocronache Germogli)

L'inaugurazione dei nuovi locali (Fotocronache Germogli)

Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), 11 ottobre 2016 - Ieri mattina la Intersys srl, azienda leader nella produzione di apparati per il settore ferrotranviario, ha inaugurato i nuovi locali, adiacenti allo stabilimento di San Donato in Poggio, nel cuore del Chianti Classico dove, dal 1998, porta avanti la propria attività.

Componenti e ricambi prodotti da Intersys, quali i fari di segnalamento, i pulsanti, le tecnologie presenti nei bagni dei convogli, il meccanismo di controllo del pantografo dei Frecciarossa, che permette di raggiungere altissime velocità in massima sicurezza, sono oggi presenti su veicoli ferroviari, metropolitani e tramviari, in Italia, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Repubblica Ceca, Romania, Danimarca, Norvegia, Israele, Marocco, Brasile.

Fra i principali clienti dell'azienda chiantigiana spiccano Trenitalia, Bombardier, Alstom, Hitachi. Per garantire un elevato livello di qualità, Intersys copre tutte le fasi del ciclo produttivo: progettazione, prototipazione, industrializzazione, produzione e controllo qualità del prodotto finito. L'azienda investe inoltre costantemente e per importi consistenti in attività di ricerca e sviluppo e dispone di una rete di consulenze esterne che completano il servizio offerto ai clienti e contribuiscono ad accrescere le competenze e il valore della fornitura.

Presenti al taglio del nastro nel nuovo settore di circa 2800 metri quadrati, in cui l'azienda ha riunito la parte produttiva, quella logistica e del collaudo, oltre a un ricco parterre composto da addetti ai lavori, erano presenti il viceministro alle infrastrutture, Riccardo Nencini, l'assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, il responsabile di ricerca e sviluppo di Rfi, Enzo Marzilli e il consigliere delegato alla mobilità della Città Metropolitana, Massimiliano Pescini.

L'incontro è stato quindi l'occasione per fare il punto sulle infrastrutture e sulla mobilità legata ai treni, a livello nazionale e soprattutto regionale. “Costi e qualità sono - a detta del viceministro Nencini - i motivi per continuare a puntare sulle risorse del territorio”. “La piccola e media impresa toscana, – ha aggiunto – all'interno del distretto nazionale e internazionale, mantiene un livello di eccellenza molto alto. Intersys, che assume e che investe in innovazione e ricerca, è una delle imprese chiave del distretto ferroviario toscano, a sua volta nella top ten delle imprese italiane ed europee”. Dello stesso avviso il consigliere Ceccarelli.

“Aziende come questa – ha detto – con una dimensione operativa internazionale, sono fondamentali per migliorare il servizio, anche regionale. Intersys è sicuramente un vanto per il Made in Italy e per la Toscana”. “L'innovazione tecnologica è una priorità del settore”, anche secondo il consigliere Pescini che ha aggiunto: “La Città Metropolitana, che ha far i primi punti della sua agenda gli spostamenti, appoggia il progetto di creazione di un trasporto metropolitano, nell'ottica di risparmiare i chilometri su gomma e potenziare quelli su ferro”.

“Come responsabile della ricerca per Rfi – ha infine evidenziato Marzilli - il nostro obiettivo è far lavorare il più possibile aziende che sviluppino insieme a noi nuovi prodotti, in linea con gli standard europei e con i massimi livelli di sicurezza. E' così che, realtà come Intersys, possono affrontare con successo i mercati internazionali”. Una società, Intersys, all'interno della quale, crescita è la parola d'ordine. E a confermarlo sono i numeri: circa 9 milioni e mezzo di euro il fatturato di quest'anno, 52 dipendenti, molti dei quali residenti nelle zone limitrofe e fornitori che per l'80% sono chiantigiani. Eccellenti anche le prospettive di sviluppo per il futuro.

“Il rapporto con la politica è fondamentale. – spiega il titolare Gianluca Piccioli – La promessa fatta tre anni fa dal viceministro Nencini, si concretizza oggi in 4 miliardi e mezzo di investimento sul settore ferroviario. Da parte nostra con il nuovo ambito che stiamo implementando, quello dell'illuminotecnica e dell'energia, ci sono forti possibilità di ulteriore ampliamento. L'obiettivo per i prossimi cinque anni è quello di arrivare a 20 milioni di euro di fatturato e di raddoppiare il personale”. Ilaria Biancalani

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