Tav, caso Incalza, respinto in Cassazione il ricorso della Procura

L'inchiesta fiorentina aveva al centro presunte tangenti sui lavori dell'Alta Velocità

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Firenze, 27 ottobre 2016 - La Cassazione ha respinto il ricorso della Procura di Firenze contro l'archiviazione di un filone dell'inchiesta 'Sistema' relativo ad alcuni lavori sulle linee della Tav nel nodo di Firenze nei confronti dell'ex manager del Ministero delle Infrastrutture, Ettore Incalza.

La VI Sezione penale della Suprema Corte ha invece accolto parte del ricorso dei pm fiorentini Giulio Monferini e Gianni Tei contro l'archiviazione decisa dal gup lo scorso 10 marzo limitatamente ad alcuni reati per i quali dovranno essere rivalutate le posizioni dell'ex presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, Alfio Lombardi, Renato Casale, Olivero e Mareno Bencini, Franco Varvarito, Maurizio Brioni, Emilio Mauroner e Marco Bonistalli. Il verdetto è stato emesso nella serata di ieri dal collegio presieduto da Franco Ippolito.

L'inchiesta fiorentina aveva al centro presunte tangenti sui lavori della Tav a Firenze il cui costo di appalto era lievitato da 500 a 800 milioni di euro per la costruzione di un tunnel e di una stazione sotterranea.

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