Tassa di soggiorno non versata, l'accusa è di peculato

Sono coinvolti 15 titolari di strutture alberghiere. Il comune si è costituito parte civile

Albergo

Albergo

Firenze, 17 gennaio 2017 - Ripartirà da un'udienza preliminare il processo aperto al termine dell'inchiesta della procura di Firenze sul mancato versamento della tassa di soggiorno al Comune di Firenze, complessivamente una cifra intorno a un milione di euro, da parte di una trentina di hotel. Appropriazione indebita aggravata l'accusa mossa dal sostituto procuratore Luigi Bocciolini, allora titolare dell'inchiesta, contro 15 titolari di strutture alberghiere.

Oggi il pm Beatrice Giunti ha chiesto una nuova qualificazione del reato, da appropriazione indebita aggravata a peculato, richiesta accolta dal giudice Giampaolo Boninsegna. Tutti gli atti tornano quindi allo stesso pm Giunti. Se il gup confermerà il rinvio a giudizio il processo, però, non potrà svolgersi davanti a un giudice monocratico ma a un collegio giudicante.

Il comune, che aveva inviato ingiunzioni di pagamento a tutte le strutture non appena la vicenda era emersa, si è costituito parte civile. I difensori degli imputati avevano contestato fin dall'inizio l'accusa di appropriazione indebita. L'inchiesta nacque dalle intercettazioni delle indagini sul giro di escort che avrebbe coinvolto due hotel fiorentini.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro