Il pirata, la coca e l’operaio morto: "L’ho ucciso, ma senza cattiveria" / VIDEO / FOTO

L’interrogatorio del giovane che ha ucciso un 58enne a Sesto Fiorentino

Il luogo dove il pirata della strada ha travolto e ucciso un uomo (Foto: Tommaso Germogli)

Il luogo dove il pirata della strada ha travolto e ucciso un uomo (Foto: Tommaso Germogli)

Sesto Fiorentino (Firenze), 8 gennaio 2018 -  «MI SONO RESO CONTO di aver investito il pedone ma 'senza cattiveria’. Circa due ore prima dell’accaduto ho assunto cocaina sniffandola, mi ricordo poco dell’incidente. Avevo assunto due grammi».

Così, il marocchino Abdellah El Guatraoui, 34 anni, residente a Campi Bisenzio, ha risposto al gip, Maurizio Caivano, nell’interrogatorio con cui è stato convalidato il suo arresto, dopo l’investimento avvenuto a Sesto Fiorentino in cui ha perso la vita l’operaio 58enne Giuseppe Salvatore Stigliani. L’incidente è avvenuto il due gennaio scorso, in viale Togliatti.

IL NORDAFRICANO, oltre a guidare sotto l’effetto della droga, non aveva mai conseguito la patente. E dalle pagine dell’ordinanza del giudice, emerge una condotta quasi sprezzante per le sorti dell’uomo sciaguratamente investito e ucciso: El Guatraoui, scrive il gip, «non solo si allontanava dal luogo dell’incidente omettendo di prestare immediato soccorso alla vittima, pur nella consapevolezza del suo accadimento per propria ed esclusiva responsabilità». Alcuni testimoni sentiti a verbale hanno addirittura riferito che il marocchino «era sceso momentaneamente dal mezzo per verificarne la parte anteriore, dimostrando in tal modo un’assoluta insensibilità all’osservanza di ogni principio di solidarietà umana e di rispetto della vita altrui». Come se non bastasse, ricostruisce ancora il gip Caivano, il 34enne, difeso dagli avvocati Costanza Malerba e Federico Febbo di Prato, «si dava altresì alla fuga costringendo i militari dell’Arma ad un lungo inseguimento nel quale teneva la condotta di guida in precedenza descritta che poneva in ulteriore grave pericolo l’incolumità fisica degli utenti della strada e, una volta bloccato, tentava nuovamente di darsi alla fuga».

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