Il Papa a Barbiana, preghiera per don Milani. Il programma

La visita privata del Pontefice / IL PAPA A BOZZOLO PER DON MAZZOLARI / DON MILANI, LA CAREZZA E LO SCHIAFFO

Papa Francesco con l'arcivescovo Betori (New Press Photo)

Papa Francesco con l'arcivescovo Betori (New Press Photo)

Barbiana (Firenze), 20 giugno 2017 - Tutto sembra nuovo, ma in realtà è come ai tempi di don Lorenzo, salvo le postazioni tv che dominano il bordo piscina da dove Papa Francesco prenderà la parola: ci sono soltanto un po’ di fiori in più, qualche muro rimbiancato e poco altro, normale manutenzione dei luoghi che attendono un visitatore di riguardo. Ma il Santo Padre a Barbiana è più di un ospite, è un amico atteso da tempo. Quella di oggi sarà una visita blindata sotto l’occhio discreto di gendarmeria e forze dell’ordine: strada chiusa fin dalle 6 del mattino e nessuna deroga a chi sarà trovato sprovvisto di pass.

Nessun incontro con i fedeli. E’ un pellegrinaggio privato e in forma non ufficiale quello che farà stamani Papa Francesco prima a Bozzolo (in provincia di Mantova, ma della diocesi di Cremona) e poi a Barbiana per pregare sulle tombe di don Primo Mazzolari e di don Lorenzo Milani.

L’omaggio del Santo Padre ai due sacerdoti «che oggi ci offrono un messaggio di cui abbiamo tanto bisogno» ha detto all’Angelus, inizia dal Mantovano alle 9 (diretta dalle 8,50 su Tv2000 con maxischermo in parrocchia a Vicchio). Il decollo dal campo sportivo di Bozzolo, a fine incontro, è previsto alle 10,30 per atterrare alle 11,15 nello spiazzo sottostante il cimitero di Barbiana.

Il Papa sarà accolto dal cardinale arcivescovo Giuseppe Betori e dal sindaco di Vicchio Roberto Izzo. Dopo la visita in privato nel camposanto, e la preghiera sulla tomba di don Lorenzo, a pochi giorni dal 50° anniversario della sua morte avvenuta il 26 giugno 1967, incontrerà nella chiesa i discepoli di don Milani ancora in vita: ci saranno i primi allievi barbianesi da Michele Gesualdi a Giancarlo Carotti, Agostino Burberi e altri, oltre ai calenzanesi Maresco Ballini e Mario Rosi, solo per citare alcuni. Dopo un breve incontro in chiesa con loro e i nipoti di don Lorenzo, Andrea, Flavia e Valeria, figli del fratello maggiore Adriano, Francesco visiterà il laboratorio e l’aula dove il Priore faceva lezione. Uscito sul pergolato raggiungerà il bordo piscina per tenere il suo discorso dopo il saluto dell’arcivescovo Betori.

Ad ascoltare nel prato che guarda a est poco meno di 140 persone: gli 80 ex allievi fra barbianesi e calenzanesi, 33 sacerdoti: 9 preti anziani che sono stati in seminario con don Milani ovvero don Giulio Andreini, Giuliano Ballerini, Aroldo Carotti, Foresto Niccolai, già storico archivista della Misericordia, Silvano Nistri, Renzo Pulidori, Antonino Spanò e Mino Tagliaferri, 17 giovani sacerdoti ordinati negli ultimi cinque anni, i parroci di Vicchio don Giuliano Landini, di San Donato a Calenzano don Alfredo Amerighi, e Montespertoli, don Roberto Bartolini, don Remo Collini, il parroco nel vicariato di Vicchio ai tempi di don Milani, il vicario generale Andrea Bellandi e 2 seminaristi; infine 30 ragazzi: 5 della Madonnina del Grappa, 5 seguiti dalla Caritas diocesana, 5 di Villa Lorenzi, 5 dell’Associazione Cinque Pani e Due Pesci, 5 dell’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira. Alle 12,30 la partenza da Barbiana e l’arrivo in Vaticano alle 13,15.

Duccio Moschella

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