In ginocchio per il Duomo: turisti contorsionisti per la foto perfetta

Ogni sistema è buono per riuscire a ottenere lo scatto perfetto (Foto di Umberto Visintini / New Press Photo)

Un turista si sdraia in piazza per fotografare il Duomo di Firenze (New Press Photo)

Un turista si sdraia in piazza per fotografare il Duomo di Firenze (New Press Photo)

Firenze, 26 settembre 2017 - C'è chi si sdraia sulla punta dell’osso sacro e a denti stretti spreme gli addominali per dieci secondi. Il tempo di far sbocciare l’otturatore e mettersi in tasca lo scatto della vita. Ma anche il giapponese che si genuflette in adorazione, l’inglesina che per condividere su Instagram un selfie con vista Duomo, sfodera un cambret spaccaossa da ballerina del ventre.

E poi quello che si accovaccia con le spalle incollate al muro, i tamarri russi che giocano a dadi sui marciapiedi delle periferie di Mosca. È solo un assaggio degli inchini (tragicomici) alla Grande Bellezza. Un kamasutra giornaliero, recitato da centinaia di turisti e passanti, che va in scena dall’alba alla sera in piazza San Giovanni. Dove la sfilata di scatti fotografici con contorsione annessa è praticamente infinita.

Il motivo: la Cupola del Brunelleschi è troppo ingombrante per essere colta tutta in una foto. Se poi si vuol fare tombola, portando a casa uno strappo di campanile di Giotto, i marmi del romanico-fiorentino del Battistero e abbracciare, con lo schermo dello smartphone, la cuspide centrale con la Gloria di Maria del Passaglia e il rosone del Duomo, l’unica strada è schiacciarsi a terra all’altezza di fronte all’entrata di Scudieri.

E scattare la foto ricordo. Prima che a scattare sia il colpo della strega o il clacson di un taxi. Il risultato: un presepe muto di contorsioni e inchini da far invidia a piazza dei Miracoli di Pisa o alla Valle dei Re dove ogni giorno gli amanti dello scatto trompe- l’oeil si fanno immortalare mentre spingono la Torre o si pungono le dita con la punta delle piramidi.

Questione d’amore primitivo, di budella che palpitano mentre i visitatori si trovano di fronte al capolavoro del Brunelleschi. Lo stesso che, oggi, ha reso piazza San Giovanni una fra le più recensite della città su Tripadvisor con una media di oltre 21mila commenti e un voto 4 stelline e mezzo su 5 . In pratica 60 giudizi al giorno, quasi tutti con il massimo dei voti.

Numeri che fanno volare Firenze sopra Milano, dove la piazza ha «appena» 9mila recensioni e di poco sotto il Vaticano che con la basilica di San Pietro ha collezionato 29mila giudizi, solo 8mila in più della nostra città. Dove la raffica di inchini, intanto aumenta. Tutta questione di prospettive mancanti, obiettivi fotografici, spazi pigiati e sovraffollamento, non ci montiamo la testa.

Ma per i più romantici, il brivido d’orgoglio di pensare che quel guazzabuglio di vite sia inginocchiato sotto il peso di un’emozione, quella di vivere Firenze, c’è tutto. E vale bene un inchino. Magari, stavolta, solo più elegante.

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