Ermal Meta con i fan (Giuseppe Cabras / New Press Photo)
Firenze, 14 febbraio 2018 - Fan in delirio alla Feltrinelli Red di piazza della Repubblica per Ermal Meta, che a poche ore dalla vittoria a Sanremo, è arrivato a Firenze, seconda tappa dopo Roma del suo tour instore, per presentare il suo ultimo album, il terzo, intitolato ‘Non abbiamo armi’.
Lunga la fila dei fan fuori dalla libreria in attesa di entrare. Il vincitore del 68° Festival della canzone italiana, è stato accolto da un vero e proprio bagno di folla accorsa alla libreria fiorentina per il firmacopie e per applaudire il proprio beniamino. A tutti ha dispensato autografi, abbracci e selfie, e visto che la tappa fiorentina cadeva proprio nel giorno di San Valentino, tanti i regali donati al cantante dalle fan, tra cui un enorme palloncino a forma di cuore, sorprese, fiori e rose.
Ermal Meta si è lasciato fotografare anche con la maglia che riportava la scritta ‘Giustizia per Niccolò’, il ragazzo che ha perso la vita dopo essere stato picchiato in una discoteca in Spagna. Dopo un trionfale 2017, conclusosi con il disco di platino per Vietato morire, l’artista presenta dunque un nuovo progetto discografico a pochi giorni dal trionfo sanremese con ‘Non Mi Avete Fatto Niente’, il brano presentato sul palco dell’Ariston con cui ha vinto in coppia con Fabrizio Moro.
Una canzone discussa ma molto amata, che ha spopolato fin da subito sui social, e che ha portato la coppia a vincere il Leone d’oro. Il cantante, seguitissimo su Facebook, Twitter e Instagram, pubblicando sui social la copertina e il retrocopertina del progetto discografico, che è poi uscito il 9 febbraio ha spiegato: “Ho scelto il giallo perché è il colore della luce, della vita e il primo che abbiamo visto quando siamo venuti al mondo anche se non ce ne ricordiamo”.
Il nuovo disco di inediti, che arriva a due anni da ‘Umano’ e a un anno da ‘Vietato morire’, contiene 12 canzoni “concatenate da un legame indissolubile”, come le ha definite lo stesso Meta, ovviamente capitanate dal duetto con Fabrizio Moro. “In questo album – spiega- c’è del rock, del pop, un po’ di elettronica e in pratica tutto quello che fondamentalmente mi piace. Il risultato è una fotografia sincera e senza filtri che rappresenta perfettamente questa fase della mia vita”.
Nell’album c’è anche un brano intitolato ‘Caro Antonello’ dedicato appunto ad Antonello Venditti: “Un giorno mi trovavo in macchina e stavo andando a comprare una chitarra. L’ho chiamato al telefono, avevo voglia di sfogarmi e lui mi disse di scrivergli una lettera, che poi è diventata una canzone”.
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