Caccia ai cinghiali in città: abbattuti sei animali / FOTO

La polizia della Città metropolitana: "E' un intervento volto alla tutela della sicurezza delle persone e dello stesso ecosistema”

Battuta di caccia al cinghiale in città

Battuta di caccia al cinghiale in città

Firenze, 1 dicembre 2015 - “È un intervento necessario ma certo non piacevole. Volto alla tutela della sicurezza delle persone e dello stesso ecosistema”. È perentorio il comandante della polizia della Città metropolitana Roberto Galeotti nello spiegare la battuta di contenimento dei cinghiali, organizzata ieri mattina nella zona del Salviatino, al confine tra il comune di Firenze e Fiesole.

“Si tratta di un problema importante che, se non gestito, rischia di assumere contorni preoccupanti”. Ieri mattina trenta agenti della polizia della Città metropolitana, affiancati dalle guardie per la tutela ambientale e da alcuni cacciatori, selezionati e conosciuti, hanno organizzato un intervento mirato a restituire alla zona sicurezza e tranquillità. Un’azione studiata dalla polizia provinciale da oltre due mesi.

“Abbiamo inizialmente, come prevede la legge, messo delle trappole. Purtroppo non sono state sufficienti. Il numero di cinghiali aumentava e c’era il rischio che, dopo febbraio, mese solitamente nel quale le femmine partoriscono, raddoppiassero. Voglio sia chiaro un aspetto: qui nessuno si diverte, nessuno è un invasato sanguinario. Noi cerchiamo solo di svolgere, al meglio, il nostro lavoro”. Nel corso dei mesi passati sono molti i residenti della zona che hanno lamentato problemi di sicurezza a causa della presenza di cinghiali. Tra questi anche Beatrice Simoni, proprietaria della pensione Bencistà. “Stava diventando una situazione complicata da gestire, soprattutto con i nostri clienti. Una nostra dipendente, che per tornare a casa deve prendere un autobus, più volte ha visto vicino alla fermata questi animali”.

Notevoli le limitazioni anche alla circolazione, con la chiusura dalle 9 a mezzogiorno di tutte le strade che da Firenze portano a Fiesole. “Abbiamo circondato un perimetro e stiamo cercando di seguire in modo scrupoloso i protocolli – ha affermato Marco Casini, della polizia provinciale –. Va ricordato che i cinghiali rendono la vita difficile non solo alle persone, ma anche a molti altri animali. Dalle vipere agli istrici, senza dimenticare i mille problemi che portano all’agricoltura e ai raccolti”. Un intervento che si è concluso alle dodici con l’abbattimento di sei cinghiali.

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