Illumina i campi per cacciare di notte: denunciato bracconiere

A casa dell'uomo, un agricoltore 60enne di Rignano sull'Arno, sono state trovate una rivoltella e due fucili non denunciati, 24 cartucce, due tagliole per la cattura di volpi, lupi e cani, una trappola per la cattura di fauna selvatica, un faro portatile abbagliante e carne di capriolo appena cacciata, spellata e pronta per essere tagliato in pezzi

Il materiale sequestrato al bracconiere

Il materiale sequestrato al bracconiere

Rignano sull'Arno, 29 settembre 2014 - Un agricoltore 60enne di Rignano sull'Arno è stato scoperto dalle guardie zoofile dell'Enpa e dalla polizia provinciale aver installato un faro abbagliante su una fiancata dell'auto, per illuminare i suoi vigneti dalla strada e sparare agli animali selvatici che li danneggiavano. L'uomo è stato così denunciato per caccia con mezzi vietati e porto di armi non denunciate. Durante una perquisizione nella sua azienda agricola sono state poi sequestrate una rivoltella e due fucili non denunciati, 24 cartucce, due tagliole per la cattura di volpi, lupi e cani, una trappola per la cattura di fauna selvatica, un faro portatile abbagliante e carne di capriolo appena cacciata, spellata e pronta per essere tagliato in pezzi.

Il materiale sequestrato al bracconiere

I controlli sono scattati a seguito di numerosi segnalazioni di atti di bracconaggio nella zona dell'azienda agricola. Da tempo il personale della sezione investigativa speciale per la tutela animali (S.I.S.T.A.) del nucleo provinciale guardie zoofile dell’ENPA, stava monitorando un'azienda agricola nel Comune di Rignano sull’Arno per diverse segnalazioni di atti di bracconaggio effettuati in zona con mezzi vietati.

Gli accertamenti effettuati mediante appostamenti e una ripetuta serie di investigazioni sul luogo, confermavano una continua attività di caccia con mezzi non consentiti con auto munita di faro laterale per illuminare i vigneti dell’azienda agricola per poter sparare al buio agli animali abbagliati dalla luce. Dopo una dettagliata relazione, la Procura della Repubblica di Firenze, ha provveduto a emettere un ordine di perquisizione domiciliare e locale dell’azienda agricola. Le operazioni di perquisizione sono state effettuate dalle guardie zoofile di Firenze, con la partecipazione del personale del Comando della Polizia Provinciale, hanno portato al sequestro di: una rivoltella senza marca e calibro funzionante non denunciata; due fucili calibro 24 per omessa ripetizione di denuncia; 24 cartucce a palla calibro 12, non denunciate; due tagliole per la cattura di volpi, lupi e cani; una trappola per la cattura di fauna selvatica; mezzo trancio di capriolo, spellato, ancora sanguinante e pronto per essere tagliato a pezzi; un faro portatile abbagliante.

L’agricoltore si è giustificato dicendo di essere autorizzato all’abbattimento di animali, in particolare cinghiali, dalla Provincia per arginare gli ingenti danni alla produzione agricola da loro causati. Le guardie zoofile hanno provveduto a segnale l’agricoltore alla autorità giudiziaria, per porto di armi non denunciate e per caccia con mezzi vietati.

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