Firenze, 1 luglio 2015 - «Per ora stiamo soltanto valutando delle ipotesi per quello che riguarda itinerari e luoghi» per la presenza di Papa Francesco a Firenze il 10 novembre, al Convegno ecclesiale nazionale, «ma io penso non soltanto alla sicurezza del Papa, ma anche a quella della gente. Dobbiamo aiutare le persone a vivere serenamente questo momento per avere un incontro quanto più vicino e capace di far sentire la presenza del pontefice in mezzo a loro». Lo ha detto l'arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, parlando oggi con i giornalisti sul Convegno ecclesiale nazionale, in programma nel capoluogo toscano da 9 al 13 novembre.
In base al programma, ha spiegato, «il Papa atterrerà a Firenze, poi entrerà nel Battistero e nel Duomo dove interverrà davanti ai delegati. Da lì andrà dopo alla Santissima Annunziata, e successivamente alla nostra mensa dei poveri di San Francesco». «Speriamo di farlo riposare anche un pò, almeno una mezz'ora in arcivescovado - ha detto ancora il cardinale - per poi raggiungere lo stadio Franchi dov'è in programma la Messa. Questi sono i luoghi e i tragitti, cui sono legati i percorsi». «Stiamo cercando di focalizzare le modalità in un dialogo fra istituzioni vaticane, la gendarmeria e le autorità dello Stato e le istituzioni locali, che dovranno appunto collegarsi fra loro per la sicurezza». Ieri, ha ricordato ancora Betori, «si è svolta la prima Conferenza dei servizi per il Convegno nazionale. Erano presenti tutte le istituzioni fiorentine. Ne seguiranno altre anche sulla sicurezza».
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