Lutto nel mondo del ciclismo: è morto l'ex ct azzurro Alfredo Martini / FOTO

Era nato a Sesto fiorentino nel 1921. Renzi: "Ha onorato l'Italia come ct del ciclismo. Ma soprattutto ha mostrato i veri valori dello sport" / LA VISITA DELLA NAZIONALE DI CICLISMO A CASA DI ALFREDO MARTINI: FOTO / LE IMMAGINI DI UNA LUNGA CARRIERA / MONDIALI DI CICLISMO A FIRENZE 2013, MARTINI: "ORA SARA' DIFFICILE DIMENTICARE UNA GARA DI QUESTA BELLEZZA" / LA DICHIARAZIONE D'AMORE AL CICLISMO (VIDEO)

Alfredo Martini

Alfredo Martini

Firenze, 25 agosto 2014 - Ciclismo: è  morto all'età di 93 anni, compiuti a febbraio,  Alfredo Martini, ex ct azzurro. Era nato il 18 febbraio del 1921 a Sesto Fiorentino. E proprio lì, questa sera, nella sua casa, si è spento. 

L'anno scorso, durante i mondiali di ciclismo che si sono svolti a settembre a  Firenze, Alfredo Martini ha ricevuto a casa sua a Sesto Fiorentino la visita della nazionale di ciclismo. 

 

Martini per tutti e' sempre stato 'il babbo' del ciclismo, per molti ancora 'il ct'.  Da corridore ha avuto un'onesta vita da gregario, vicino ai grandissimi come Coppi e Bartali. Immenso invece nella sua ultraventennale vita da tecnico azzurro. Il Giro che ricordava con piu' emozione e' quello del '46.

''Parigi era bombardata, il Tour non si fece e allora tutti vennero in Italia - aveva ricordato in occasione del suoi 90 anni - C'era la questione di Trieste, ma Torriani e Cougnet vollero far passare lo stesso il Giro li' e gli americani la considerarono una provocazione. A Pieris lanciarono fiori e sassi e molti corridori si ferirono, dopo ci furono sparatorie con i soldati di Tito e il gruppo si fermo', ma Torriani ne convinse 17, uno per squadra, a proseguire e a Trieste fu un trionfo. Anche se poi il Giro venne sospeso un giorno''. Altri tempi, ma lo spirito di chi va in bici per Alfredo Martini e' sempre stato lo stesso.

 

Per ventitre' anni in ammiraglia da ct, sei anni da direttore sportivo e tanti chilometri nelle gambe da atleta: Alfredo Martini ha lasciato il segno ovunque. Da ct, ruolo ricoperto dal 1975 al 1997 (ha lasciato il 18 novembre 1997), ha portato al successo mondiale sei atleti: Francesco Moser nel 1977 a San Cristobal (Venezuela), Giuseppe Saronni nel 1982 a Goodwood (Gran Bretagna), Moreno Argentin nel 1986 a Colorado Springs (Stati Uniti), Maurizio Fondriest nel 1988 a Renaix (Belgio), Gianni Bugno nel 1991 a Stoccarda (Germania) e nel 1992 a Benidorm (Spagna).

Oltre ai sei ori, Martini ha portato all'Italia 7 argenti (Moser 1976 Ostuni, Moser 1978 Nurburgring, G.B. Baronchelli 1980 Sallanches, Saronni 1981 Praga, Claudio Corti 1984 Barcellona, Argentin 1987 Villach, Chiappucci 1994 Agrigento) e 7 bronzi (Tino Conti 1976 Ostuni, Bitossi 1977 San Cristobal, Argentin 1985 Montello, Saronni 1986 Colorado S., Bugno 1990 Utsunomiya, Pantani 1995 Duitama, Bartoli 1991 Lugano). Gli anni trionfali sono stati il 1977 con il primo posto di Moser e il terzo di Bitossi; e il 1986 con l' oro di Argentin e il bronzo di Saronni. 

Come direttore sportivo ha guidato la Ferretti dal 1969 al 1972, portando al successo nel Giro d' Italia del 1971 lo svedese Gosta Pettersson; nel 1973 e '74 e' stato alla Sammontana e nel 1975 e' salito sull' ammiraglia della nazionale.

Da corridore Martini ha vinto il Giro dell'Appennino nel 1947, il Giro del Piemonte nel 1950, una tappa al Giro d'Italia del 1950, anno in cui si piazzo' terzo in classifica generale dietro Koblet e Bartali: in quell' anno vesti' la maglia rosa per una tappa. Ha vinto anche una tappa al Tour de Suisse 1951, concluso al terzo posto dietro a Kubler e Koblet. 

 

IL CORDOGLIO DEL PREMIER MATTEO RENZI

Renzi ha manifestato il suo dolore per la morte di Alfredo Martini con un tweet nel quale ha scritto: "Un pensiero commosso per Alfredo Martini. Ha onorato l'Italia come ct del ciclismo. Ma soprattutto ha mostrato i veri valori dello sport". 

 

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA 

"Per noi - ha detto Renato di Rocco, presidente FCI, a Sky - è come perdere un capitano, il faro, il punto di riferimento da sempre". 

 

IL PRESIDENTE DEL CONI: "GRAZIE ALFREDO!"

 "Con Martini se ne va l'ultimo dei grandi testimoni di un'epopea che ha reso il ciclismo uno degli sport piu' popolari in Italia": comincia cosi' il ricordo di Alfredo Martini del presidente del Coni, Giovanni Malagò. "Martini e' stato il piu' grande commissario tecnico nella storia del ciclismo vincendo sei Campionati del Mondo e diventando negli anni un punto di riferimento irrinunciabile per l'intero mondo dello sport al quale ha dedicato l'intera vita prima da atleta, poi da tecnico e infine da dirigente - ricorda il n.1 dello sport italiano - Senza di lui il ciclismo da oggi e' sicuramente piu' povero. Un'ultima sola parola: Grazie Alfredo!".  

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