Siglato il contratto degli alimentaristi. Aumento di 105 euro

Il contratto nazionale riguarda il settore alimentare che in Toscana conta molte eccellenze come Sammontana, Mukkilatte e Acqua Panna

Un prodotto Sammontana

Un prodotto Sammontana

Empoli, 7 febbraio 2016 - Fatto l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale degli alimentaristi. «Una firma fondamentale, una tappa che chiude una lunga maratona negoziale che ha coinvolto migliaia di delegati, lavoratrici e lavoratori». Con queste parole il segretario della Uila Toscana, Triestina Maiolo, commenta con soddisfazione l’accordo siglato a Roma, dopo una no-stop durata molte ore. «Credo che sia importante sottolineare, una volta di più, l’unità di Fai, Flai e Uila, che esce rafforzata da questo confronto serrato con Federalimentare. L’accordo conferma il ruolo delle parti sociali, smentendo chi parla di declino del sindacato. A dispetto di chi ci vorrebbe ininfluenti e superati, riusciamo ancora a esprimere la parte migliore di questo Paese».

Previsto un aumento salariale di 105 euro mensili a regime. Nel 2016 verranno erogate le prime due tranche (20 euro da gennaio e 15 euro da ottobre), mentre le altre decorreranno da ottobre 2017 (20 euro), ottobre 2018 (25 euro), settembre 2019 (25 euro).Nel contratto (quattro anni di durata) non ci sono elementi che Federalimentari avrebbe voluto inserire come l’eliminazione degli scatti di anzianità e il congelamento del premio di produzione. Il contratto nazionale riguarda il settore alimentare che in Toscana conta molte eccellenze. Basti pensare, tra le altre, a Gruppo Sammontana, GSI, D+F, Ruffino, Mukkilatte, Acqua Panna, Saline di Volterra, Manifattura Tabacchi, Colussi. Sul fronte del welfare, a partire dal 1 gennaio 2017 sarà attivato, attraverso una prestazione sociale, il sostegno al reddito dei lavoratori che vengono licenziati e ai quali manchino non più di 24 mesi al godimento della pensione e di quelli che trasformano in part-time il tempo pieno per la staffetta generazionale.