Posata la “prima pietra” della nuova Caserma dell’Arma dei Carabinieri

Stamani la simbolica cerimonia alla presenza del Prefetto e dei vertici provinciali dell’Arma. Il Sindaco Falorni: un segnale forte per garantire sicurezza e legalità ai cittadini

Posata la “prima pietra” della nuova Caserma dell’Arma dei Carabinieri

Posata la “prima pietra” della nuova Caserma dell’Arma dei Carabinieri

Castelfiorentino, 22 luglio - Si è tenuta stamani, all’incrocio tra Via Mascagni e Viale Potente, la cerimonia di “posa della prima pietra” della futura Caserma dei Carabinieri di Castelfiorentino, la cui realizzazione è prevista per la fine del 2015. Presenti il Prefetto di Firenze, Luigi Varratta e rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, fra cui il Comandante Provinciale, Colonnello Andrea Taurelli Salimbeni, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Empoli, Capitano Giuseppe Pontillo e il Maresciallo Superiore Roberto Rocco della locale stazione.

Era auspicata da tempo una caserma più moderna e funzionale ai bisogni di sicurezza della comunità: il percorso che ha portato alla definizione del progetto ha però richiesto sforzi notevoli da parte di diversi soggetti, pubblici e privati, complice lo scenario di spending review che non risparmia neppure settori strategici della pubblica amministrazione, quali la sicurezza.

Il sindaco Falorni, coadiuvato dai progettisti dell’opera, l’Arch. Paolo Gaeta e il Geom. Luigi Gaeta, ha illustrato le peculiarità del fabbricato, condivise passo dopo passo con i vertici dell’Arma per rispondere a tutte le specifiche esigenze per la funzione che l’immobile dovrà assolvere.

Il fabbricato sorgerà su un’area di circa mq 1900, ubicata tra la scuola dell’infanzia “Don Minzoni” e viale Potente, sarà disposto su due livelli, con un piano terra destinato ad uffici e un primo piano destinato ad alloggi (previsti n. 3 alloggi) per quasi 500 mq di superficie utile (260 mq al piano terra, 240 ripartititi fra i 3 alloggi). Oltre al fabbricato, è prevista una tettoia coperta di oltre 80 mq (da destinare in parte ad autorimessa, in parte a deposito) e la realizzazione di ampi parcheggi che saranno ceduti al Comune di Castelfiorentino.

L’area, compreso il fabbricato che vi verrà realizzato, appartiene alla ditta Errebici srl di Castelfiorentino, rappresentata da Renzo Bianchi. La Errebici ha infatti risposto ad un avviso di manifestazione di interesse della Prefettura di Firenze, fatto per conto del Ministero dell’Interno e volto alla ricerca di un immobile adeguato da locare (già esistente o da realizzare), destinato a  nuova caserma, stante  l’inadeguatezza dell’attuale sede della locale stazione dei carabinieri  e l’assenza in zona di edifici pubblici da convertire allo scopo.

Strategica infine la logistica dell’opera. Posta a pochi passi dalla Circonvallazione Nord, centrale rispetto all’abitato, ma nello stesso tempo facilmente collegata con le principali vie di comunicazione, la nuova Caserma dei Carabinieri racchiude un potenziale anche per eventuali future riorganizzazioni del servizio sul territorio.

Ha parole di apprezzamento per l’operazione conclusa il Prefetto Varratta, che ricorda la ricorrenza, quest’anno, del bicentenario dell’Arma dei Carabinieri, come buon auspicio per la realizzazione dell’opera. Loda infine il gioco di squadra che tutte le istituzioni hanno saputo condurre, dal Comune di Castelfiorentino, alla Prefettura di Firenze, dal Ministero dell’Interno all’ Agenzia del Demanio e all’Arma dei Carabinieri, tutti uniti per portare a casa un risultato che solo due anni fa appariva per niente scontato.

“La bontà del progetto e la convergenza di tutte le istituzioni - tiene a ribadire con forza il Sindaco Falorni - sono riuscite ad avere la meglio sulla burocrazia, premiando così gli sforzi di tanti”. “Un grazie particolare – conclude Falorni – , oltre che a Renzo Bianchi, per aver creduto in questo progetto, sento di doverlo alla senatrice Laura Cantini e al mio predecessore, Giovanni Occhipinti, che ha seguito tutto l’iter politico-amministrativo che oggi ci ha consentito di essere qui”.