Montelupo, continuano le ricerche dell'internato dell'ospedale psichiatrico in fuga

Tantissime le segnalazioni arrivate da mezza Toscana alla polizia penitenziaria e alle altre forze dell'ordine, ma nessuna che abbia portato a risolvere il caso. La direttrice dell'Opg: "Forse il pericolo è più per lui che per gli altri" / LA FUGA / LA NOTIZIA DEL CRIMINE SUI GIORNALI DELL'EPOCA

L'Ospedale Psichiatrico Giudiziario, nella foto piccola il fuggitivo all'epoca del crimine

L'Ospedale Psichiatrico Giudiziario, nella foto piccola il fuggitivo all'epoca del crimine

Montelupo, 4 marzo 2015 - Sono proseguite senza esito per tutto il giorno le ricerche dell'internato di 45 anni fuggito ieri dall'ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino approfittando della temporanea assenza di tre operatori sociali che lo stavano portando in una comunità di recupero. L'uomo era stato internato all'Opg dopo che il 18 maggio 1999 aveva ucciso la madre nella loro abitazione di Galciana (Prato) ed esser stato conseguentemente condannato per omicidio. 

Tantissime le segnalazioni arrivate da mezza Toscana alla polizia penitenziaria e alle altre forze dell'ordine, ma nessuna che abbia portato a risolvere il caso. La caccia all'uomo si è concentrata soprattutto, oltre che a Montelupo e sulle colline di Malmantile di Lastra a Signa, anche a Prato, Signa e Pistoia. Non si esclude che, non avendo con sé un telefono cellulare né soldi, qualcuno possa averlo ospitato.

"Non è assolutamente un'evasione e forse il pericolo è più per lui che per gli altri dato che si trova senza soldi, senza farmaci e senza i vestiti adatti. L'episodio va molto ridimensionato e c'è stato un allarmismo ingiustificato": ha detto oggi la direttrice dell'Opg Antonella Tuoni parlando con i giornalisti. Secondo la direttrice, "non si può parlare tecnicamente di evasione perché la persona si è allontanata dagli operatori sanitari ai quali era stata affidata. Questa persona doveva andare in una comunità terapeutica e non è la prima volta che si è allontanata dalle comunità terapeutiche dove era stata destinata. Diciamo - ha osservato la direttrice - che ha solo anticipato l'allontanamento dall'Opg".

Nel frattempo l'Asl 4 di Prato ha fornito una propria versione dei fatti: con il fuggitivo, è stato spiegato, c'erano due operatori sociali e l'autista del pulmino i quali avrebbero tenuto l'uomo sempre sotto la loro vigilanza. Secondo l'azienda sanitaria l'internato non sarebbe fuggito dal veicolo, ma si sarebbe allontanato all'interno del comando della polizia municipale di Montelupo Fiorentino mentre si trovava con gli operatori. Per i tre, conclude l'Asl 4, non è previsto venga preso alcun provvedimento, hanno fatto il lavoro che era stato loro richiesto.