«Il Pd non è più il partito dei deboli»

Risparmio tradito: Fabricacomune e Borgherini all'attacco

Manifestazione dei risparmiatori truffati da Banca Etruria. Foto Gianni Nucci/Fotocronache

Manifestazione dei risparmiatori truffati da Banca Etruria. Foto Gianni Nucci/Fotocronache

Empoli, 8 febbraio 2016 - «Un'iniziativa pubblica per approfondire e definire cosa si dovrebbe fare. Sia per i cittadini che hanno subito il danno con Banca Etruria sia per le preoccupazioni degli altri, che percepiscono la grande insicurezza di fronte allo strapotere e all’impunità di banche e finanza». A promuoverlo il gruppo consiliare Fabricacomune guidato da Dusca Bartoli. L’incontro è per lunedì 15 febbraio alla Casa del popolo di Pozzale dalle 18,30. «Ci saranno il professore Comito, docente di economia e finanza a Urbino e Giovanni Paglia, parlamentare di Sinistra Italiana, oltre al presidente regionale Federconsumatori - spiega Bartoli - E’ compito della politica non lasciare sole le persone». A proposito di Banca Etruria e del gruppo Risparmiatori uniti non si è ancora spento l’eco del presidio sotto la sede empolese del Pd, poi proseguita fino al Comune. Al grido di ‘Pd colluso con le banche’ e ‘Vergogna’.

«Il Pd paga l’essere il partito di governo - commenta Bartoli - Ha fatto le scelte che, per ora, non danno soluzione a chi ha perduto il denaro messo da parte. Non speculatori, ma persone normali. Il Pd non è più percepito come il partito dei più deboli». E sul Comune, «che ha evitato di incontrare i manifestanti, altri hanno fatto scelte diverse e hanno offerto assistenza legale ai cittadini colpiti: porteremo la questione in consiglio». Su Banca Etruria, anche Alessandro Borgherini, consigliere di Ora si Cambia. «Colpisce la velocità con la quale, anche in zona, si scambiano persone oneste e oculate per speculatori finanziari senza scrupoli - sottolinea - La rabbia di queste persone è quella dettata da una palese fiducia riposta e tradita. Nel dibattito pubblico sia chiaro che nella stessa situazione di chi ha protestato di fronte al Pd ci potevano essere tante altre persone, colpevoli di essersi fidati e affidati a logiche sbagliate. La vicenda - continua Borgherini - non va strumentalizzata ma è chiaro che i risparmiatori pretendano e abbiano diritto di ottenere risposte chiare. Il governo trovi la strada per tutelare i risparmiatori. Oppure trovi il coraggio di ammettere le proprie responsabilità e chieda alla Banca d’Italia d’inasprire i controlli su come vengono definiti i profili di rischio dei risparmiatori».