Il Pd contro La Manif Pour Tous

I consiglieri comunali Poggi e Falorni criticano la bandiera della famiglia al Castellani LA MANIFESTAZIONE DE LA MANIF ALLO STADIO

Arianna Poggi

Arianna Poggi

Empoli, 27 febbraio 2015 - Nel parcheggio del palasport Aramini, nei pressi allo stadio è stata esposta da La Manif Pour Tous un mega striscione di 600 metri quadrati a difesa, sostiene l’associazione, della centralità della famiglia. I consiglieri comunali del Pd Arianna Poggi e Simone Falorni intervengono sull’accaduto: «Riteniamo quest’atto grave ed eccessivo. Oltre ad essere un’occupazione illegittima di suolo pubblico, poiché non è stata richiesta all’amministrazione nessuna autorizzazione. Questo per opporsi, a detta dell’associazione, ad un processo di allargamento dei diritti civili verso quelle coppie formate da soggetti dello stesso sesso, in difesa delle "inimitabili specificità della famiglia quale naturale complementarietà sessuale tra l’uomo e la donna Riteniamo che chiunque viva il nostro tempo non potrà che disapprovare questi goffi tentativi, sia nel metodo che nel merito, di evitare l'inevitabile, ovvero l'affermazione una volta per tutte di tali diritti. Il nostro Paese ed i cittadini italiani sono ormai pronti a tale riconoscimento, come lo è da tempo anche il nostro Stato di diritto, che con molte pronunce sta affermando e riconoscendo diritti a questi legami di fatto con un grave e colpevole ritardo, invece, del Legislatore.

Dopo la sentenza del Tribunale di Grosseto dello scorso anno, sono stati fatti molti passi avanti in vari comuni, compreso il nostro, che coraggiosamente hanno deciso di difendere diritti dei propri cittadini con risposte concrete, nonostante la circolare contraria del ministro dell’Interno Alfano. Il Pd ha assunto, rispetto al passato, una posizione chiara e ferma su tali argomenti, sia sotto il profilo della proposta politica (le unioni civili sul modello tedesco), sia rispetto ai tempi per la sua approvazione, calendarizzando normative in merito subito dopo le riforme costituzionali ed elettorale. Ciò ha già trovato, quanto meno nelle dichiarazioni al momento rese dai rappresentanti delle forze politiche parlamentari, una maggioranza ampia ed allargata rispetto a quella governativa, a cui si affianca l'attività politico-culturale costante di associazionismo e movimenti, pure nella nostra città. Tutto ciò fa confidare nell'approvazione, a breve, di una legge in Parlamento, superando le polemiche, in alcuni casi ideologiche, in altri legate alla paura, che in passato hanno insabbiato ogni tentativo del legislatore. E con buona pace dei più ardui e cronici oppositori, che con le proprie convinzioni cercano ancora di tenere sotto scacco la libertà personale degli individui e dei loro sentimenti.»