Il tesoro dei soldi falsi. Truffatore preso col malloppo sul treno

E’ stato scoperto da un carabiniere fuori servizio

Alcune delle banconote false

Alcune delle banconote false

Empoli, 25 maggio 2017 - Si è messo nei guai con il suo atteggiamento sospetto. La scelta di scendere dal treno, salvo poi ritornare in maniera repentina sui suoi passi, quasi spaventato, dopo aver messo il naso fuori dal convoglio. Il resto lo ha fatto l’intuito di un carabinieri della Compagnia empolese: il militare, fuori servizio, ha assistito alla scena e ha deciso di vederci chiaro. Una decisione azzeccatissima: quel ragazzo poco più che ventenne nascondeva un ‘tesoro’ di soldi falsi. Un dettaglio che gli è costato l’arresto per falsificazione di monete, spendita e introduzione di monete falsificate. In manette I.M.G., romeno di 23 anni, domiciliato in Calabria.

L’episodio è accaduto martedì, poco prima delle 18, su un treno in arrivo da Napoli e diretto a Milano. Falsario e carabiniere viaggiavano l’uno poco distante dall’altro, all’oscuro delle rispettive ‘professioni’. Il militare fin da subito aveva notato il giovane, faccia poco raccomandabile. La conferma che le sue sensazioni erano corrette è arrivata alla stazione fiorentina di Santa Maria Novella: il giovane si era preparato per scendere ma, mentre stava ‘approdando’ sulla banchina, ha cambiato rotta, rientrando svelto nel vagone. A quel punto, il carabiniere gli si è fatto incontro e lo ha fermato: da un primo controllo è emerso che il ragazzo aveva un biglietto per la sola tratta Napoli – Firenze. Motivo per cui, non avrebbe dovuto – né potuto -– andare oltre. Dopo ulteriori accertamenti, anche con l’ausilio dei colleghi allertati e giunti sul posto, è emerso che il passeggero aveva precedenti di polizia.

Un quadro complessivo che ha spinto gli uomini dell’Arma a perquisire il 23enne. Ed ecco che da un volantino pubblicitario sono saltate fuori le banconote: 5mila euro. In un primo momento, i carabinieri hanno ritenuto fosse frutto di reati contro il patrimonio, successivamente hanno appurato che si trattava di denaro ‘tarocco’: i numeri di serie delle banconote, ben fatte, erano quasi sempre gli stessi. Alcuni, tra l’altro, erano gli stessi denunciati, negli ultimi mesi, dai negozianti dell’empolese. Del resto, proprio i militari della Compagnia di via Tripoli, il 4 febbraio, arrestarono una banda di quattro persone, tre uomini e una donna, intercettati a Sovigliana.

Morale della favola, il denaro è stato sequestrato, il 23enne è stato portato in camera di sicurezza in attesa della direttissima di ieri: arresto convalidato e obbligo di dimora a Corigliano, quanto disposto dal giudice.