Gli studenti etichettano la città: didascalie digitali raccontano la storia

L'ascolto con audioguida diventa possibile usando il cellulare

Didascalie digitali (foto Gianni Nucci/Germogli)

Didascalie digitali (foto Gianni Nucci/Germogli)

Montelupo Fiorentino (Firenze), 29 novembre 2016 - Se la scuola è 2.0, anche la storia si fa digitale. L’uso della tecnologia è da tempo entrata fra le mura scolastiche, creando opportunità di crescita per gli studenti e una maggior motivazione per l’apprendere. Si chiama «Didascalie in città» il progetto di ricerca storica che i docenti dell’istituto comprensivo di Montelupo e il museo archeologico hanno promosso per riappropriarsi di tracce perdute della storia locale.

Tabernacoli, antichi percorsi stradali, mulini, chiese e dipinti rispuntano dal loro oblio e si vestono di nuovi panni, quelli che sono più vicini ai nativi digitali che li hanno riscoperti. Il progetto, infatti, riesce a coniugare passato e futuro e le «didascalie» parlano con la voce dei giovani ricercatori attraverso lo smartphone: è sufficiente scaricare sul proprio cellulare l’applicazione per la lettura del Qr - code per collegarsi a un sito di audioguide (izi.travel) e ascoltare gli studenti illustrare i risultati delle loro ricerche.

A prestare la voce per questa nuova esperienza sono state Sara Petrozzino, Irene Corsi e Marta Mugnaini ma l’iniziativa ha coinvolto 7 classi delle medie tra seconde e terze. I luoghi prescelti ed ‘etichettati’ sono 6 e ricordano «Montelupo com’era, dallo studio di un aspetto storico - ha spiegato la professoressa Alessandra Cenci- la città è oggi leggibile su Internet. Abbiamo raccontato luoghi che non esistono più, lavorando sulla Montelupo del ‘600, descrivendo le 5 porte della città delle quali oggi non c’è traccia». Gli studenti del Baccio diventano guide digitali e Montelupo si trasforma in una smart city.

Le didascalie saranno piantate in occasione di «Gourmet», il 18 dicembre; «ma il progetto- come ha anticipato Marzio Cresci, che coordina le iniziative del museo di via Santa Lucia per conto del consorzio Gam - finanziato dal Miur per 30mila euro, si allargherà presto agli istituti di Capraia e Limite, Montespertoli e Castelfiorentino». L’iniziativa, presentata nell’ambito della Settimana del Piano Nazionale Scuola Digitale, «arricchisce la comunità di qualcosa che non c’era - ha aggiunto l’assessore alla scuola Simone Londi- E se quel qualcosa lo hanno realizzato gli studenti, è un valore aggiunto. Un modo per dare spazio (e voce) ai ragazzi, un esempio di come anche la storia possa digitalizzarsi e entrare nei nostri telefonini». Ylenia Cecchetti