Malore in campo, salvato da compagni e avversari

Polemiche per la mancata sospensione della partita

Il calciatore delle Botteghe è stato trasportato in ospedale dal 118

Il calciatore delle Botteghe è stato trasportato in ospedale dal 118

Empoli, 19 novembre 2017 - Sono quasi le 22 al campo sportivo di Baccaiano, dove si sta svolgendo la consueta partita amatoriale del venerdì, quando si sfiora la tragedia. Sul campo sintetico adiacente a quello principale si affrontano il Castelfiorentino, che gioca appunto le gare interne nell’impianto «Molino del Ponte» e le Botteghe. In seguito a un contrasto di gioco il calciatore delle Botteghe F. B., 37 anni. ricade pesantemente, sbattendo con violenza la testa sul terreno di gioco.

Il centrocampista fucecchiese perde immediatamente conoscenza. Si vivono attimi convulsi e di grande paura, ma per sua fortuna il compagno di squadra Alessio Tafi e un difensore avversario, Francesco Nannetti, hanno la prontezza di intervenire immediatamente, mettendo in pratica le operazioni necessarie per permettergli di non inghiottirsi la lingua. Il tempestivo gesto dei due ‘angeli custodi’ gli permette pian piano di riprendere conoscenza anche se nei primi minuti appare decisamente assente. Nel frattempo erano stati allertati i soccorsi, che con un’automedica e un’autoambulanza hanno impiegato circa un quarto d’ora per giungere sul posto. Il 37enne ha gradualmente ripreso tutte le sue facoltà, anche se è comunque stato trasportato all’ospedale per tutti gli esami di rito.

Inevitabile che gli altri protagonisti della partita siano rimasti scossi dall’accaduto perché, seppur solo per qualche secondo, si è davvero avuto la percezione che potesse succedere qualcosa di irreparabile. Così al momento di riprendere la partita, dopo un’interruzione di circa 36 minuti, c’è stato un po’ di conciliabolo perché molti giocatori non se la sentivano di tornare in campo, mentre la terna arbitrale faceva presente che non poteva rinviare la gara perché non erano trascorsi ancora 40 minuti (ossia un tempo di gioco) di interruzione. 

Alla fine, sono stati i compagni di del trentenne delle Botteghe che hanno deciso di abbandonare rischiando quasi sicuramente la perdita della partita a tavolino, ma in una serata del genere non è stato certo l’aspetto sportivo quello più pressante.