Rubavano nelle auto al Centro Coop: banda di ladre in manette

Arrestate tre italiane, per una quarta è scattato l'obbligo di firma

Le indagini sono state compiute dai carabinieri

Le indagini sono state compiute dai carabinieri

Empoli, 29 novembre 2016 - A incastrarle, alcuni capi di abbigliamento risultati rubati al centro commerciale di Empoli. Gli indumenti, trovati dai carabinieri durante un normale controllo stradale, hanno fatto scattare l’indagine che ha portato ieri mattina all’arresto di tre ladre di professione. Tre donne italiane di 57, 44 e 27 anni.

Sono state arrestate all’alba a Ponte Buggianese in provincia di Pistoia, dai carabinieri della compagnia di San Miniato: i militari hanno eseguito tre custodie cautelari in carcere emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze con l’accusa di furto in autovettura e uso indebito di carte di pagamento. A una quarta donna di 29 anni è stata invece applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

I provvedimenti sono stati eseguiti al termine di un’indagine condotta per mesi dagli uomini dell’Arma della stazione di Peccioli, nel Pisano, e concentrata su quattro furti. Sotto la lente di ingrandimento, sono finiti quattro episodi tutti messi a segno in estate, tra il mese di giugno e quello di luglio, sempre nel centro commerciale di via Sanzio a Empoli. Luogo di lavoro prediletto dalla banda di ‘talenti’ del furto in gonnella era il parcheggio seminterrato della struttura. Del resto, a più riprese gli stessi clienti avevano denunciato spiacevoli inconvenienti da sportelli aperti e abitacoli svuotati, quando di portafogli quando di indumenti quando ancora delle borse contenenti la spesa appena fatta.

Secondo gli investigatori, le donne non agivano mai in maniera improvvisata. Anzi, al contrario avevano un piano d’azione ben definito e, a quanto pare, assai efficace. Con una formazione di almeno tre persone a volta e a bordo di auto intestate a prestanome, individuavano il cliente da derubare. Si appostavano, aspettavano che lo sfortunato o la sfortunata di turno depositasse gli acquisti in bauliera per poi entrare in azione mentre il proprietario della macchina si incamminava verso il punto di raccolta dei carrelli per depositarvi il proprio.

Una delle ladre si intrufolava, senza dare troppo nell’occhio, nell’auto prescelta, rubando borselli o giubbotti contenenti portafogli e oggetti personali, mentre le ‘colleghe’ facevano il palo. A ognuna il suo ruolo e i suoi compiti. In diverse circostanze – così avrebbero accertato gli investigatori – le ladre sono riuscite anche a effettuare prelievi di denaro con carte di credito rinvenute in borse o portafogli, prima che la vittima si rendesse conto del furto e riuscisse a bloccarne la validità.