Un Primo maggio di festa ma anche di mobilitazione. Oltre alle tradizionali bandiere, infatti, il Primo maggio la Cgil porterà in piazza anche nell’Empolese Valdelsa la penna e i moduli per la raccolta firme dei quattro ‘referendum contro il Job Act’ promossi dalla Cgil nazionale. La campagna referendaria e le iniziative in programma per la Festa dei lavoratori sono state presentate ieri alla Camera del lavoro di Empoli. Quella dei referendum è un’iniziativa che intende riportare al centro dell’agenda politica il tema della dignità del lavoro: "I quesiti – spiega Gianluca Lacoppola, della Segreteria Cgil Firenze – intendono limitare i licenziamenti illegittimi e innalzare le tutele, oltre a inserire delle limitazioni ai contratti precari. L’ultimo prevede di reinserire le responsabilità del committente nel sistema degli appalti". I primi quesiti mirano a ‘smontare’ il Job Act, l’ultimo sembra un dito puntato contro le tragedie di Suviana e del cantiere di via Mariti a Firenze che hanno portato alla luce le contraddizioni dell’elefantiaco sistema degli appalti in Italia. "Forse – spiega Giuseppe Dentato, della Cgil Empolese Valdelsa – se quella norma fosse stata già abrogata molte aziende, invece di esternalizzare, investirebbero in professionalità interna". La raccolta firme per i referendum inizia in tutta Italia oggi, il 25 aprile, non una data a caso. L’obiettivo sul territorio "è quello di raccogliere 7-8mila firme": "Alle elezioni Rsu l’85% dei votanti ha scelto la Cgil. I lavoratori si sentono rappresentati e i nostri temi sono considerati prioritari. Sentiamo di avere i lavoratori alle spalle".
La raccolta firme sarà in concomitanza con le elezioni amministrative, intrecciando inevitabilmente la questione della dignità sul lavoro con le campagne elettorali. "La politica – spiega Lacoppola – non si è assunta la responsabilità di dare risposte. Il nostro è un segnale. Ci auguriamo che i temi sollevati dai referendum influenzino il dibattito politico. I cittadini devono votare anche sulla base di questo". In questo scenario il Primo maggio diventa, anche solo simbolicamente, un importante momento per ‘contarsi’ e preparare una battaglia che, senza intoppi, potrebbe animare il 2025. La Cgil territoriale ha in programma cortei in sei comuni del territorio. A Empoli ci sarà il corteo unitario con Cisl e Uil a cui parteciperà Fulvio Fammoni della Cgil Nazionale. Previsti "cortei di popolo, vicini alla comunità" anche a Fucecchio, Castelfiorentino, Certaldo, Montaione e Gambassi Terme. In testa al corteo ci sarà quest’anno il settore manifatturiero: "Se non vogliamo Empoli come dormitorio di Firenze, dobbiamo sviluppare questo settore. Bisogna modernizzare le aree industriali come il Terrafino e crearne di nuove, ma coniugare sviluppo, salute e ambiente". Nel giorno che celebra i lavoratori, quindi, la CGIL porterà in piazza anche le schede referendarie "perché se il lavoro è precario e instabile viene meno l’Art.1 e l’intera costruzione democratica".
G.M.