Paura, fiamme e botte: anziana assalita in casa dai banditi

Il dolore del figlio: "A che punto siamo arrivati?"

Il figlio della donna aggredita (Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli)

Il figlio della donna aggredita (Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli)

Empoli, 29 maggio 2017 - «Accanirsi su una donna, anziana, indifesa. Come si fa?». C’è sgomento nella voce del figlio della signora Faustina, lo stesso dolore che si legge negli occhi dei vicini di casa. Sono stati loro i primi a soccorrere la 92enne sabato, verso le 21. Era dolorante, perdeva sangue: era stata aggredita mentre si trovava nell’appartamento in cui vive con il figlio, in un condominio di Empoli. A metà strada tra il centro e la zona di Santa Maria. Era insieme al cagnolino di famiglia, il piccolo Dado quando i banditi si sono presentati alla sua porta. L’hanno addirittura incendiata. I segni neri delle fiamme appiccate alla parte inferiore del portone in legno sono ben evidenti.

«Mia madre – racconta il figlio, comprensibilmente atterrito – ha visto entrare del fumo e si è preoccupata. D’istinto, lo farebbe chiunque, ha aperto per vedere cosa stesse accadendo sul pianerottolo». Appena il tempo di girare la chiave che la pensionata si è sentita appoggiare con violenza le mani sul petto. E’ stata spinta a metri di distanza: fragile seppur in gamba, niente ha potuto contro energumeni senza coscienza. «L’hanno scaraventata in fondo al corridoio – ricorda il figlio –. Sul pavimento del bagno, ci sono ancora le gocce del suo sangue». Due forse tre i rapinatori in azione «per prendere che cosa? Venti giorni fa i ladri ci avevano rubato i pochi ricordi che avevamo: adesso non c’è più niente».

Volto coperto, con ogni probabilità con i guanti sulle mani, in silenzio per non tradire alcun accento, dopo aver sbattuto a terra la pensionata, sono corsi nella sua camera da letto: l’hanno smembrata. Armadio e cassetti svuotati, testiera del letto smontata, tv spaccata. «Non è rimasto niente, mi creda – commenta sconsolato l'uomo –. Hanno devastato tutto anche se non credo che abbiano preso niente: l’inventario lo faremo. Le ripeto: in casa nostra non c’è niente da prendere. Siamo io e lei, gente semplice». Completata l’opera, i rapinatori sono fuggiti per le scale, sbattendo il portone condominiale, mentre l’anziana si è messa a gridare e i suoi vicini sono corsi da lei. I condomini hanno contattato il figlio, fuori da una mezz’ora.

Poi sono scattati i soccorsi. Dell’accaduto è stata avvertita la polizia che si sta occupando delle indagini. La pensionata è stata portata in ospedale. «Ha riportato una commozione cerebrale, sembra lieve, tuttavia i medici preferiscono tenerla qualche giorno in osservazione – spiega–. Ha lividi e dolori ovunque, è stata un’esperienza tremenda. Di quelle che segnano. Ma a che punto siamo arrivati?».