Cestini usati come cassonetti: i costi dell’inciviltà di pochi ricadono su tutta la comunità

Previsto un incremento dei controlli per individuare i responsabili e sanzionarli

Cestino pieno

Cestino pieno

Montelupo, 2 ottobre 2014 - Da quando sono stati tolti i cassonetti e i rifiuti vengono raccolti con la modalità porta a porta gli esempi di comportamenti incivili non mancano: come se i rifiuti fossero un problema della comunità e non del singolo cittadino che li produce. Discariche a cielo aperto, abbandono di oggetti e di sacchetti: il comune di Montelupo, grazie anche al supporto delle associazioni di volontariato e in collaborazione con il gestore, ha previsto sia forme di controllo contro l’abbandono di rifiuti sia azioni di pulizia straordinaria. Comportamenti scorretti a cui recentemente si è aggiunta anche la pessima abitudine da parte di qualche cittadino di utilizzare i cestini per l’immondizia delle aree a verde come veri e propri cassonetti. La gestione dei cestini per l’immondizia dei giardini non è affidata a Publiambiente, ma è a carico del comune. Tutte le mattine un volontario dell’associazione Auser svuota i cestini che l’indomani sono immancabilmente pieni. Le zone maggiormente interessate sono quelle del Parco dell’Ambrogiana, dell’Orto dei Frati di piazza Don Morara, la zona dei sottopassi pedonali SS.67 Una brutta abitudine questa, che si traduce in un aggravio sulle casse comunali: si tratta, infatti, di rifiuti che devono essere smaltiti dal comune e che incidono su quanto paga l’ente. La civiltà delle persone si misura anche da piccoli gesti. L’amministrazione ha deciso di intensificare i controlli nelle zone in cui si verifica la più alta percentuale di abbandoni al fine di individuare i responsabili e di multarli.