Certaldo, il Comune taglia i costi e non 'ritocca' le tariffe

L’assessore Francesco Dei parla di “bilancio” conservativo

Il sindaco di Certaldo Giacomo Cucini

Il sindaco di Certaldo Giacomo Cucini

Certaldo, 25 marzo 2015 - L’assessore Francesco Dei parla di “bilancio” conservativo, poiché Certaldo continua ad essere Comune bancomat per lo Stato. Il taglio dei trasferimenti ammonta a mezzo milione di euro (a fronte di un monte-bilancio di 13 milioni). E comunque, la città del Boccaccio continua a dare di più allo Stato piuttosto che ricevere. Ad ogni modo: nessun aumento di tasse, e anzi riduzione della retta al servizio della prima infanzia Il Girotondo e niente addizionale Irpef per quattromila contribuenti certaldesi che hanno reddito sotto gli ottomila euro.

La “finanziaria” del Comune è stata presentata ieri in municipio dal sindaco Giacomo Cucini e dal suo vice Dei.

Ecco dunque la piattaforma del preventivo 2015 che la giunta presenterà al consiglio comunale nei prossimi giorni: non verrà ritoccata la leva fiscale nonostante il maxi-taglio e il costo dei famosi 80 euro in più in busta che per Certaldo valgono 130mila euro di spesa. Dunque, come detto, non aumenteranno tasse e tariffe locali. Come si rimette in equilibrio allora il conto? Dei spiega i provvedimenti: taglio del 4% sulla spesa sociale ma senza toccare i servizi bensì limando le strutture organizzative (l’input è dell’Unione dei Comuni); aumento del canone alla Farmacia Comunale, che passa da 190 a 245 mila euro; minore bolletta energetica alla piscina comunale, così come sulla luce pubblica che tra esterna (300 mila euro) e interna agli edifici (250 mila) costa un po’ troppo (si provvederà alla progressiva sostituzione di lampade).

La riorganizzazione della macchina comunale porterà a risparmi pari a centomila euro; stessa cifra arriverà dalla spending review su assicurazioni, vestiario, utenze. Detto questo, c’è il “segnale politico” in tempi duri: la retta mensile al servizio diurno educativo Il Girotondo passa da 220 a 200 euro (sono dai 15 ai 20 posti). Un po’ di risparmio per le famiglie. E ci sarà l’esenzione totale dell’addizionale Irpef per i redditi sotto gli ottomila euro. Il sindaco avverte: “Ora basta, Comuni come il nostro non hanno più margini. Lo Stato deve smetterla di spremerci”. Continuerà la caccia agli evasori fiscali, “l’ufficio tributi – dice Cucini – ci sta lavorando a pieno regime”.