Banca Etruria, Parrini: "Il governo ha fatto il possibile"

L’onorevole democratico Parrini contro chi soffia sul fuoco della protesta

I risparmiatori di Banca Etruria incontrano Dario Parrini. Foto Gianni Nucci/Germogli

I risparmiatori di Banca Etruria incontrano Dario Parrini. Foto Gianni Nucci/Germogli

Empoli, 1 dicembre 2015 - "Chi per ricavare un lucro politico cerca di far credere che il dissesto che ha coinvolto Banca Etruria sia colpa del governo e che il governo poteva fare di più, si deve vergognare". Piglio deciso, nessuna esistazione nella voce di Dario Parrini, parlamentare Pd e segretario regionale del Partito democratico. Le sue parole arrivano al termine del lungo faccia a faccia, "dai toni assolutamente civili" ci tiene a sottolineare, con alcuni dei risparmiatori vittime del decreto salva banche, o quanto meno delle sue conseguenze. «Ho parlato con chi di loro era presente questa mattina (ieri ndr) alla sede empolese del Pd – spiega – Si è trattato di un incontro lungo dove ho cercato di fare il punto della situazione. Già prima del confronto avevo chiaro che le famiglie coinvolte stanno vivendo un dramma. Ho cercato di far capire su cosa ci impegneremo in Parlamento quando dovremo convertire in legge il decreto. Illustrando loro, con onestà, i margini di manovra». «Ciò che mi ha colpito - continua Parrini - è la mancanza di consapevolezza da parte dei risparmiatori del rischio cui andavano incontro acquistando obbligazioni subordinate: stupisce che a queste persone mancasse, e non per colpa loro, un’informazione chiave, ovvero che avevano acquistato titoli rischiosi per definizione».

Guardando al da farsi, «condivido in pieno la loro scelta di rivolgersi a un’associazione di tutela dei consumatori - aggiunge Parrini - E’ la strada giusta per capire se ci siano i requisiti per intentare un’azione giudiziaria. L’impegno mio e degli altri parlamentari Pd - sottolinea ancora - sarà massimo, ma lo dico stando attento a non alimentare false speranze: di sciacalli che raccontano falsità per ricavare vantaggi politici da una situazione così drammatica ce ne sono fin troppi». Insomma, confronto concreto, schietto e senza illusioni da lasciare in eredità. «La situazione è difficile e servirà tempo per ottenere qualche risultato - prosegue l’onorevole dem - L’onestà è dovuta nei confronti di chi si trova a vivere un contesto assolutamente complicato. Ci sono tanti imprenditori della rabbia che si disinteressano di trovare reali possibilità di aiuto ma pensano soltanto a incendiare gli animi. Chi fa questo - afferma Parrini - compie un’azione ignobile: non si fa demagogia sulla pelle di cittadini in difficoltà». Tutto chiaro: guai a chi getta fumo negli occhi perché a caccia di voti e consensi facili.

«Non voglio iscrivermi al partito di chi dice sciocchezze - ribadisce Parrini - Parlare oggi non ha senso: dobbiamo prima verificare e potremo farlo quando il provvedimento arriverà in Parlamento. Intanto ciò che posso e voglio dire è che il governo non ha responsabilità e che anzi ha fatto ciò che poteva affinché le conseguenze sui risparmiatori non fossero ancor più devastanti: sono stati salvati posti di lavoro, i conti correnti di tutti e i risparmi di chi aveva investito in obbligazioni ordinarie. Tutti quelli che potevano essere salvati secondo le norme europee - sottolinea deciso - sono stati salvati. Si poteva fare di più? Il decreto arriva in Parlamento per verificare anche questo».