«Non vogliamo svendite ad Acea. Non siamo terra di conquista»

La Cgil e la partita del riassetto dei servizi idrici e del gas

La Cgil si oppone a una svendita ad Acea

La Cgil si oppone a una svendita ad Acea

Empoli, 26 aprile 2015 - "Non possimao tollerare una svendita delle aziende idriche pubbliche toscane, tra cui Acque che si occupa anche dell’Empolese Valdelsa, alla romana Acea. Rifiutiamo la possibilità che la nostra diventi una terra di conquista". Ad esprimersi con decisione sul futuro delle imprese di servizi sono tre sindacalisti empolesi: Maurizio Brotini, responsabile regionale delle politiche sui servizi pubblici della Cgil, il segretario della Camera del lavoro di Empoli, Rossano Rossi, e il responsabile di zona della Filctem-Cgil per il settore idrico e del gas, Giuseppe Dentato. Il riferimento è alle ricorrenti ipotesi di mettere insieme, sotto il ‘cappello’ di Acea, le società che si occupano della gestione del settore idrico. «Abbiamo avuto un incontro in Regione – dice Brotini –, a cui ha preso parte anche l’assessore alle aziende partecipate di Palazzo Vecchio, in cui abbiamo fatto presente che il modello toscano, con gli enti locali che indicano le scelte, regge. Possiamo anche pensare a forme di unificazione regionale a condizione che ci siano vantaggi per gli utenti, ad esempio nel nevralgico settore delle tariffe».

«Siamo stati i primi – aggiungono Dentato e Rossi – a chiedere su questi temi un incontro al sindaco Brenda Barnini, anche nelle sue qualità di presidente dell’Unione dei Comuni e di vicesindaco della Città Metropolitana. Al centro del confronto ci sarà il comportamento di Empoli e dell’area sulle proposte che sono sul tappeto, sfruttando anche il fatto che non ci sono decisioni ultimative.

Secondo noi, c’è bisogno di discutere del ruolo dei Comuni, delle condizioni dei lavoratori e del rapporto, a tutti i livelli, con i cittadini. Questo guardando anche alla tradizione empolese, da non perdere, di gestione dei servizi pubblici». I sindacati lo danno per scontato, ma sullo sfondo, uno sfondo pesante, ci sono i temi del contributo che il settore può dare al tessuto produttivo dell’Empolese Valdelsa e del potere, vale a dire chi decide che cosa. Alla Cgil sta a cuore mantenere una capacità decisionale in Toscana (e per conseguenza anche nella nostra zona) e riuscire, ovviamente, a salvaguardare posti di lavoro e qualità del servizio offerto agli utenti.

In questo quadro i dirigenti sindacali non hanno visto di buon occhio i problemi con Pistoia (una possibile scissione) sollevati qualche tempo fa da Publiservizi, la holding (sede operativa a Empoli) che raggruppa le partecipazioni degli enti locali di mezza Toscana in imprese del calibro di Acque Spa, Publiambiente e Toscana Energia. «Semmai potrebbe essere proprio Publiservizi ad assurgere al ruolo di holding regionale per far ‘valere’ le ragioni toscane nei processi di unione. Segnaliamo anche – ricordano i sindacalisti – che all’orizzonte c’è pure l’appalto per la gestione del servizio gas (gara prevista per l’ambito in cui ricade la zona zona a dicembre 2016). Chiediamo con forza la salvaguardia dell’occupazione attraverso l’adozione della clausola sociale. Per la precisione vorremmo che non si arrivasse a riassunzioni (più penalizzanti per i lavoratori), bensì che fosse mantenuta la continuità del rapporto».