Tav, salta la "Foster": addio a 35 assunzioni

Ecco le prime conseguenze del ribaltone per il percorso dell’Alta velocità

Un sopralluogo nei cantieri della Tav

Un sopralluogo nei cantieri della Tav

Firenze, 17 agosto 2016 - L’incertezza sui cantieri della Tav produce i primi effetti. In questo caso negativi. Saltano infatti 35 assunzioni a tempo indeterminato. La società che opera nel il cantiere non ha accolto le richieste dei sindacati. Non si fida. Prende tempo. C’erano 35 lavoratori che avevano il contratto a termine in scadenza. Dopo un "significativo slancio delle attività" all’inizio dell’anno – come ricorda Marco Bennati segretario della Fillea Cgil – si era fatta largo la possibilità che i contratti in scadenza si trasformassero in assunzioni a tempo indeterminato. "Purtroppo però – aggiunge Bennati – l’incertezza sull’opera non ci ha permesso di stabilizzare 35 lavoratori nel cantiere Foster. Invece di scattare il rinnovo a tempo intedeterminato fino a fine cantiere, come richiesto dai sindacati, il contratto è stato rinnovato fino al termine previsto dell’attuale fase di lavoro". Contratti dunque solo fino al 30 novembre. In attesa di capire che cosa succederà per la nuova stazione Foster. Il progetto cestinato? L’ipotesi è concreta, dopo i dubbi manifestati da Rfi, dal sindaco Nardella e, in passato, dallo stesso ex sindaco e oggi premier Renzi.

"Con Cisl E Uil – prosegue Bennati – abbiamo comunque firmato con Nodavia un accordo che prevede due clausole di salvaguardia per questi lavoratori: la prima, se l’opera proseguirà, prevede che ad assegnazione di nuove fasi di lavoro a Nodavia scatta la loro assunzione a tempo indeterminato; la seconda prevede invece che in caso di sospensione dei lavori e successiva ripresa queste maestranze hanno il diritto di precedenza a tornare al lavoro. Si tratta di un accordo – aggiunge il sindacalista della Cgil – che mette una “pezza” a questa situazione paradossale, credo inedita in Italia, e cioè che dopo anni di infinita attesa, proprio quando l’attività è ripresa con forza si stia discutendo di bloccare o rifare il progetto. E’ necessaria la massima chiarezza da parte di Rfi, al più presto. Certo che la situazione è da guiness dei primati “in negativo”, anche per l’immagine della città.

Sembra inverosimile che ora si riesca a cambiare un progetto in questa fase dei lavori, come sembra inverosimile – osserva Bennati – che si “scopra” ora un’alternativa al progetto attuale che non danneggi il traffico ferroviario locale. Contiamo entro settembre di sottoscrivere con Rfi e Nodavia un aggiornamento del protocollo per la sicurezza e regolarità del lavoro, simile al buon modello utilizzato con la Tramvia – “Cantiere trasparente” - che prevede l’utilizzo del cartellino elettronico per i lavoratori. Ed ha grande importanza anche la sottoscrizione di procedure per il controllo della legalità contro le infiltrazioni criminali, che dovrebbe vedere la regia da parte della Prefettura".