Mps: "Intollerabili altri tagli di personale"

La Cisl avvisa il nuovo ad Morelli: "Lavoratori troppo spesso mortificati"

Marco Morelli

Marco Morelli

Siena, 26 settembre 2016 - "Non  si possono tollerare altri pericolosi tagli di personale, soprattutto a Siena dove la banca affonda le radici da secoli: un passato grandioso che non può essere cancellato da una politica scellerata come quella che è stata perseguita negli ultimi anni».

Sono ancora i sindacati a mettere le mani avanti prima che il nuovo piano industriale sia reso noto con il suo inevitabile fardello di tagli e risparmi. Il nuovo ad Marco Morelli è al lavoro, ha chiesto – e ottenuto – una proroga nei tempi e probabilmente presenterà la sua ricetta nella seconda metà di ottobre (oggi si riunisce il cda a Milano per solo per fare il punto della situazione). Ma nel frattempo le indiscrezioni circolano facendo salire timori e preoccupazioni.

Raccogliamo quelle della Ust Cisl Siena Grosseto, il cui consiglio generale si è riunito nei giorni scorsi all’auditorium della Cia e ha approvato all’unanimità un documento sul Monte.

In esso viene spiegato come «la situazione attuale della Banca imponga una seria e attenta riflessione soprattutto dopo le ultime vicende accadute ed in particolare l’avvicendamento dell’ad nonché dg. Sono state analizzate le criticità degli ultimi anni – prosegue la Cisl – a partire dai tre aumenti di capitale che non hanno sortito gli effetti sperati ed oltremodo hanno contribuito ad un ulteriore indebolimento della banca determinando una riduzione drastica della forza lavoro, diretta ed indiretta. A fronte di un’impennata ingiustificata ed incontrollabile delle retribuzioni e dei compensi dei top manager si è registrato viceversa un taglio trasversale delle retribuzioni della media dei lavoratori che, non solo ha impoverito i medesimi ma anche l’intero territorio che riceveva beneficio dalla conseguente ricaduta economica che la ricchezza della banca produceva».

D'altro canto il sindacato «non intende entrare in meccanismi politici e di “potere” che peraltro non le appartengono, vuole invece contribuire a ritrovare un clima collaborativo con l’azienda, segnato dalla trasparenza, che restituisca dignità alla Banca ed ai suoi lavoratori, troppo spesso mortificati sia moralmente che economicamente». Perciò viene auspicato cje «in tempo breve si completi la governance della Banca con l’individuazione del presidente e del nuovo dg della rete commerciale», offrendo al tempo stesso «un supporto fattivo affinché corrette relazioni sindacali vengano ripristinate, necessarie per socializzare e condividere insieme un piano industriale che riporti la Banca, simbolo della nostra storia, a riappropriarsi del proprio ruolo, fondamentale per l’economia del nostro territorio e non solo».