Raggi sugli sci: le vacanze servono a tutti

Il direttore della "Nazione" risponde ai lettori

Pier Francesco De Robertis

Pier Francesco De Robertis

Firenze, 23 marzo 2017 - Caro direttore, ho visto le polemiche seguite alla decisione della sindaca di Roma di andare qualche giorno in vacanza con il figlio piccolo. Mi pare l’ennesimo scivolone della Raggi. O si fa il sindaco o si fa la mamma.

Giordana Cortilia 

Cara signora Cortilia, credo che Virginia Raggi sia un pessimo sindaco di Roma, immagino che i romani non la rivoterebbero nonostante che nei sondaggi nazionali il Movimento 5 Stelle vada a gonfie vele, ma non mi scandalizzo se un politico, o in generale un uomo (o una donna) impegnato in un lavoro così stressante si prende quattro o cinque giorni di ferie anche al di fuori dei canonici periodi di Natale, Pasqua o estate. Il comune di Roma non andrà in frantumi se il suo sindaco di assenta un po’ e dedica del tempo alla famiglia. Credo anzi che una persona equilibrata, con una vita interiore serena come può essere quella condivisa con gli affetti più cari, sia per gli altri un punto di riferimento maggiore di quanto può risultare invece una persona stressata, magari un po’ schizzata di testa, e insoddisfatta. Negli Stati Uniti un discorso del genere è del tutto normale, da noi vedo che stenta a entrare nella mentalità comune. Spero che le idee cambino anche in Italia.